Italia-Spagna, Conte: "Non siamo la vittima sacrificale, i ragazzi non vogliono tornare a casa". Buffon: "Si vive per queste gare"

27/06/2016 03:09

"Noi abbiamo grandissimo rispetto della Spagna, sappiamo di affrontare una delle squadre più forti al mondo, una delle favorite. Detto questo abbiamo lavorato, ci siamo preparati, per una delle due non c'è un domani". è ben consapevole che sarà difficile superare la Spagna negli ottavi di finale di Euro 2016: "Di questo si tratterebbe: un'impresa", ammette il Ct in conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro gli spagnoli. "Non siamo qui per fare da comparsa - avvisa il Ct -. Se usiamo la ragione, perdiamo. Dobbiamo andare al di là della ragione, tirare fuori qualcosa che abbiamo dentro. L'ordinario non basta, dobbiamo fare qualcosa di straordinario. E sono convinto che i ragazzi siano in grado di farlo. Niente è impossibile, altrimenti sarebbe tutto troppo semplice. Si toglierebbe il sale della vita, l'incertezza, lavorare per battere il più forte. Noi non siamo la vittima sacrificale, i ragazzi non vogliono tornare a casa".

Insieme a , anche Buffon è intervenuto in conferenza stampa: "Si vive per queste gare, come fossero la cosa più importante di una parte della vita. Ancora in alcuni dopo gare mi viene la febbre". Il guarda anche ai precedenti: "Nelle quattro gare che contano che ho giocato con la Spagna l'unica netta è stata la finale a cui arrivammo strapazzati fisicamente e mentalmente. Le altre sono stati 3 pareggi, vuol dire che siamo riusciti a creare grattacapi alla squadra più forte del mondo. Siamo gli unici che li hanno sempre fatti soffrire".

Poi, sul suo futuro in Nazionale: "Vorrei proseguire la mia carriera per altri due anni ai massimi livelli. Se questi livelli piaceranno al nuovo ct sarò contento di far parte ancora della nazionale".