24/03/2019 22:39
Sorride la giovane Italia di Roberto Mancini, trascinata ieri dalle reti di Barella e Kean nella gara di qualificazione ad Euro 2020, ma sorride soprattutto Luigi Di Biagio, che quei talenti li ha visti crescere. «Figli di Mancini o di Di Biagio? Barella e Kean sono figli della nazionale, delle Under - dice il tecnico durante la conferenza stampa della vigilia dell'amichevole degli azzurrini con la Croazia - sono figli di un progetto nato otto anni fa quando ci hanno chiesto di rifondare le Under e fare 'rifornimento' per la Nazionale».
«Il risultato è gratificante per noi - sottolinea il tecnico dell'U.21 - e quando parlo di noi mi riferisco da Viscidi (il coordinatore delle squadre nazionali giovanili, ndr) a tutti gli allenatori che hanno contribuito a questa crescita. Per noi è una grandissima vittoria. Ci sono anche Zaniolo e Donnarumma, abbiamo finito la partita con quattro potenziali Under. E poi Mancini, Chiesa e Pellegrini, e allargando il discorso Bernardeschi e Insigne, fanno tutti parte del progetto che a questo punto posso dire che è realizzato e abbiamo altri ragazzi pronti a fare il salto». Di Biagio sta forgiando l'Under 21 in vista dell'Europeo di giugno che l'Italia giocherà in casa. «Siamo contenti - aggiunge - Roberto Mancini è da supporto continuo, capisce ed ha capito quello che abbiamo fatto in questi anni. Ben vengano questi risultati della nazionale A».
La collaborazione con il ct è totale e anche se dopo l'amichevole di domani a Frosinone con la Croazia, l'U.21 si ritroverà direttamente alla vigilia dell'Europeo, non è escluso che nazionale maggiore e Under si ritrovino: «Sulla carta non dovremmo più vederci da qui a giugno - spiega Di Biagio - però si sta lavorando per cercare uno spazio intermedio per stare tutti insieme, magari in un'unica nazionale. Mancini vuole conoscere altri ragazzi e io ho bisogno di stare con loro, ci stiamo lavorando ma è ancora una cosa da definire». Dopo lo 0-0 in amichevole con l'Austria domani gli azzurrini affrontano la Croazia. Di Biagio chiede ai suoi «meno incertezze e continuità e giocare bene». «Sarà una partita diversa rispetto a quella con l'Austria - sottolinea il tecnico - con la Croazia dovremo essere più concreti e incisivi e cercare di togliergli il palleggio. Ci dovremo adattare alle loro caratteristiche».