21/04/2022 22:01
CENTRO SUONO SPORT - Camelia Ceasar, portiere della Roma Femminile, ha rilasciato in esclusiva all'emittente radiofonica alcune dichiarazioni sugli obiettivi della squadra, sul suo percorso nel mondo del calcio e sulla crescita di questo movimento. Queste le sue parole.
Sabato alle 14:30 c’è Fiorentina-Roma, che partita si aspetta?
“La Fiorentina avrà bisogno di fare punti, sicuramente darà il massimo. Dall’altra parte c’è il nostro obiettivo di continuare a fare punti, stiamo preparando bene la partita”.
Quali sono gli obiettivi che vi siete poste per questa stagione?
“I nostri obiettivi erano quelli di continuare il percorso degli anni precedenti, giocando con un’organizzazione basata sul bel gioco. Se parliamo di risultati, l’obiettivo era la Champions League”.
Siete a 5 punti dalla Juventus. Credete nello scudetto?
“Diciamo la verità, non è mai successo che una squadra si trovasse a 5 punti dalla Juventus a questo punto. Ma siamo concentrati su di noi e sul fare i nostri punti, se dovessero sbagliare qualcosa va bene ma la cosa importante è fare il nostro cammino”.
A che punto si trova il movimento del calcio femminile in Romania?
“Sta crescendo piano piano, rispetto all’Italia siamo ancora indietro, ma c’è tanta voglia di crescere. Per fortuna ci sono alcune giocatrici che giocano all’estero, portiamo esperienza e mentalità. C’è tanto lavoro da fare, ma l’entusiasmo non manca e questo è un buon punto di partenza”.
Siete un gruppo affiatato?
“Sì molto, arrivare a questo punto ed essere ancora determinate, avere ancora tanto da dire vuol dire che stiamo lavorando bene. Il mister sta riuscendo a tirare fuori il meglio da ogni giocatrice, a farci sentire tutte importanti. Arrivare a questo punto della stagione con tutte le giocatrici sul pezzo non è scontato, tanto merito a lui e a noi che stiamo lavorando tanto”.
Com’è iniziato il suo percorso nel mondo del calcio? Cosa può migliorare?
“Ho iniziato a giocare grazie a mio papà, era appassionato di calcio. Sono diventata un portiere per caso, non c’era nessuno e andai io. Sono molto contenta della scelta che ho fatto e di aver avuto il sostegno della mia famiglia, senza quello non puoi decidere per te stesso. Ci sono tanti aspetti su cui migliorare, ogni allenamento e ogni partita richiede qualcosa di diverso, si lavora nella prospettiva futura”.
Siete molto seguite, quanto sta crescendo l’attenzione verso la Roma e verso il calcio femminile?
“Siamo fortunate perché abbiamo un seguito pazzesco, ci sono persone che cantano per te e ti rendono orgogliose di giocare per questa maglia. Siamo contente perché abbiamo visto che in questi anni il seguito è cresciuto sempre di più e spero continui a crescere facendo prestazioni e facendo vedere quanto amore c’è per questa maglia”.
Cosa significa portare i colori giallorossi?
“Finché non vieni qui a Roma non potrai mai capire cosa significa. Quando sono arrivata mi hanno trasmesso questa passione, perché la Roma è pura passione. A Roma si muore per il calcio, secondo me è stato molto importante e continua a essere importante avere persone di Roma che trasmettono questo attaccamento alla maglia. Sono veramente contenta ogni volta che indosso questa maglia, sento di dover dare tutto”.
Che cosa direbbe a una bambina che vuole iniziare a giocare a calcio?
“Non avere paura, cercare di far sì che la propria famiglia la appoggi e non mollare alla prima difficoltà. Senza le difficoltà non si arriva da nessuna parte, bisogna credere sempre nelle proprie passioni”.