12/11/2024 12:53
Alessandro Spugna e Saki Kumagai, rispettivamente allenatore e calciatrice della Roma Femminile, sono intervenuti in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Lione, valido per la terza giornata della Women's Champions League e in programma domani allo Stadio Tre Fontane alle ore 21. Ecco le loro dichiarazioni.
L'intervento di Spugna
Ci può fare un quadro sulle indisponibili? Domani sarà sufficiente una prestazione come quella con il Wolfsburg?
"Intanto l'infermiera ci dice che Pilgrim e Dragoni non saranno della partita. Non sono uscite nelle migliori condizioni dalla partita contro la Fiorentina nemmeno Viens e Di Guglielmo, però ci prendiamo questa mattina per capire quali possano essere le possibilità per averle almeno in panchina. Per quanto riguarda la partita, servirà una prova di grande sacrificio e determinazione, come contro il Wolfsburg e forse anche qualcosa in più. Questo qualcosa in più va dato anche perché abbiamo delle assenze, e tutti dobbiamo dare una percentuale anche più alta per fare un'impresa. Giochiamo contro una delle squadre più forti al mondo, è inutile nascondersi, però è anche bello affrontare squadre di questo livello. La Champions League ti dà questa possibilità, noi la cogliamo da prime del girone insieme a loro e quindi dobbiamo avere grande rispetto come sempre ma nessuna paura di affrontare una delle squadre più forti al mondo. Giochiamo in casa, dovremo cercare di fare una grande partita poi il risultato lo vedremo alla fine".
Contro il Wolfsburg abbiamo visto una Roma diversa, più attendista. Dobbiamo aspettarci una Roma simile domani, magari con Giugliano sulla prima linea al fianco di Giacinti, visto l'infortunio di Viens, oppure ha in mente altro?
"Sai, alle volte ti immagini un certo modo di giocare una partita e poi la gara ti fa fare altre scelte. Dipenderà molto da come il Lione inizierà la gara, ma noi dovremo essere bravi a fare la gara che vogliamo, sapendo che se ti metti con dieci giocatrici dietro la linea della palla, hanno una qualità talmente alta che prima o poi il gol lo prendi. Non puoi fare questo, devi pensare che prima o poi il gol lo puoi fare, poi ovviamente ci saranno dei momenti in cui dovremo difendere con tante calciatrici, dovremo essere bravi a difendere in un certo modo, sapendo che se gestiremo bene la palla anche loro potranno avere qualche difficoltà. Però, ripeto, dipende anche da che partita faranno loro: contro il Wolfsburg siamo stati bravi a difendere quando era necessario, ma anche a sfruttare tante situazioni favorevoli, una in particolare. Potevamo fare qualche gol in più, anche se potevamo pure subirlo: non si può pensare di dominare 90' una squadra così, quindi ripeto: cercheremo di fare la partita che vogliamo fare perché abbiamo le qualità per farla, ma sarà una partita di sacrificio".
C'è la tassa Chawinga, pagata ogni anno: all'Inter prima, poi al Psg, ora al Lione: come si ferma?
"Chawinga è una giocatrice fortissima, non la scopro io oggi, ma nel Lione ci sono tante Chawinga, tante giocatrici fortissime, soprattutto davanti. Se pensiamo che in questo inizio di stagione hanno giocato pochissimo Hegerberg e Le Sommer, stiamo parlando di un potenziale offensivo che forse è il più forte al mondo. Perciò io mi chiedo non tanto come si ferma Chawinga, ma come si fermano tutte: si fermano con una partita di grande dedizione, attenzione e concentrazione, bisogna star bene fisicamente, e avere anche la fortuna magari che stasera arrivino un po' leggere rispetto ai loro standard anche se ci credo poco a questo. Però ripeto, c'è grande motivazione nell'affrontare giocatrici di questo calibro, quindi dobbiamo fare una partita al 130% rispetto al nostro potenziale e abbiamo già fatto una cosa simile contro il Wolfsburg, che come potenziale offensivo non è troppo inferiore a loro, quindi siamo nelle condizioni di fare una partita giusta".
Chawinga è mai stata nella tua lista dei desideri?
"Nella mia lista dei desideri ce ne sono tante come Chawinga. Sono tutte giocatrici che qualsiasi allenatore vorrebbe avere nella propria squadra, ma noi siamo contenti di quelle che abbiamo e del nostro pacchetto offensivo, sono convinto che chi scenderà domani in campo nel nostro attacco ha le potenzialità per fare una buona partita contro il Lione".
Cammino impeccabile in Champions, ora i risultati stanno arrivando anche in Serie A: quanto è utile questa striscia per domani e quanto è stato utile vedere una Roma domenica che pur soffrendo ha avuto la meglio sull'avversaria?
"Domenica abbiamo fatto le prove. Sicuramente è utile perché il trend adesso è positivo, significa che la squadra ha ritrovato un po' di smalto che era mancato. Siamo contenti, questo ci dà tanto morale per domani. In Champions il cammino è netto, è chiaro che domani affrontiamo una squadra talmente forte che possiamo aspettarci qualsiasi risultato. Noi andremo in campo per mantenere la testa della classifica, vorrebbe dire fare un passo davvero importante per il passaggio del turno, abbiamo tanta voglia di continuare questo trend positivo e fare una grande partita davanti ai nostri tifosi".
Anche lei come Kumagai pensa che la Roma possa vincere la Champions League? Per anni lei e Montemurro, tecnico del Lione, vi siete contesi campionati e Coppe Italia: pensa possa essere un vantaggio e che lui abbia voglia di rivincita?
"Non credo abbia voglia di rivincita, penso che sia concentrato al momento sul Lione e sul fare il meglio per la propria squadra. A me fa piacere rincontrarlo perché è un amico, quindi sono contento di questo, spero magari che non l'abbia preparata bene. A parte gli scherzi, non vedo vantaggi perché è un tecnico molto preparato, quindi non ci sono condizioni per pensare che possa essere una partita più facile da preparare. Io quando inizio una competizione penso sempre di dare il massimo per arrivare fino in fondo, quindi concordo con Kumagai e sono contento che un profilo d'esperienza come lei la pensi così, perché vuol dire che è in grado di trascinare anche le altre a pensarla in questo modo. Poi dobbiamo essere realisti, ci sono squadre davanti a noi, però tante volte in competizioni come questa non ha vinto la squadra più forte. In questo momento siamo davanti in un girone difficile, non dobbiamo avere paura di niente per provare ad essere in testa anche domani alle 22.30. Se sarà così vorrà dire che veramente stiamo facendo qualcosa di straordinario in una stagione che tutti reputano inferiore alle altre, ma che in realtà non è così, perché poi bisogna guardare tanti aspetti, il percorso che stiamo facendo, le calciatrici che abbiamo cambiato, ma adesso la squadra si sta ritrovando e sta facendo rivedere ai tifosi ciò a cui sono stati abituati. In questa stagione per ora stiamo facendo meglio in Champions che in campionato, le altre squadre hanno alzato il livello quindi era necessario che anche noi cambiassimo un po' il modo di giocare, magari abbiamo trovato il miglior adattamento in Champions e non in campionato, ma ci stiamo lavorando e questo è l'importante. Fare stagioni in cui vinci il campionato con 12-13 punti di vantaggio sarebbe sempre bello ma non funziona così, bisogna lavorare, continuare a fare ciò che stiamo facendo. La Champions è un sogno, in questo momento possiamo sognare perché siamo in testa ad un girone difficilissimo. Domani giochiamo una bella partita, senza tante pressioni anche se ci piacciono, quindi sono fiducioso, nonostante le assenze, che faremo una grande gara domani".
L'intervento di Kumagai
Che effetto ti fa giocare contro il Lione? Ti sorprende che abbiano subito solo due gol in tutta la stagione?
"Ho gran voglia di giocare contro il Lione, il mio vecchio club. Ho giocato lì per otto anni, conosco bene la squadra e ho grande voglia di vincere. Proveremo sicuramente a far gol, tutti conoscono le qualità del Lione ma anche noi siamo una delle pretendenti al titolo".
Sei una delle calciatrici più esperte, dove può arrivare la Roma in Champions? Ci sono novità sul tuo contratto?
"Voglio vincere la Champions, credo che la Roma abbia il potenziale per farlo. Per questo ho scelto questo club. Il mio contratto? Termina questa estate, per ora non posso dire niente, ho bisogno di riflettere".
Dall'alto della tua esperienza, quali sono i profili che hanno la possibilità di avere una carriera simile alla tua?
"Voglio far vedere a queste giocatrici sul campo, mi sento un leader del gioco, devo parlare e visionarle per aiutarle".
Lo scorso anno tante di voi andavate in gol, cosa manca per ritrovare quella macchina da gol?
"Ci sono diversi fattori, ma se devo dire una cosa, si è alzata la qualità delle squadre. Siamo più impegnate nel difendere di più e riconquistare il pallone".
Come avete affrontato l'iniziale momento di difficoltà e come ne siete uscite? La partita contro il Lione arriva nel momento migliore?
"A partire da ora dovremo cambiare, l'inizio è stato difficile. Siamo molto motivate, io stessa ho tante motivazioni".