10/03/2010 09:20
Tornato a Roma mister Stramaccioni dopo un viaggio notturno in pullman dal Trentino. È in pieno stress psicologico e fisico? "Stress no, piacevole emozione sicuramente. Viaggio stressante per le condizioni, ma stress no".
Una vittoria che mancava dal 2005, arrivata per 1 a 0 contro il vostro tormentone, la Fiorentina, che continua ad essere la rivale storica. Un racconto della partita? "La Fiorentina è un tormentone perché da quando è arrivato il direttore Corvino a Firenze i loro investimenti sono decuplicati. Hanno delle squadre competitive con investimenti quasi da prima squadra. Tutte compagini di grande competitività. Sono tra le squadra più attrezzate. Tra le loro file tre giocatori brasiliani, un africano. La partita era la quinta in sei giorni, in un torneo in cui è difficilissimo arrivare in fondo. Sapevamo di non poter giocare 80 minuti come giochiamo di solito, di corsa e di alta velocità, perché le nostre caratteristiche sono queste. Squadra dal baricentro basso, con gioco di grande velocità: nessun giocatore sopra il metro e ottanta. Un po contro gli imperativi del calcio moderno. Ma noi abbiamo la scuola di Bruno Conti, con la filosofia della grande tecnica".
Si è levato grandi soddisfazioni e ha ricevuto i complimenti anche dalla presidentessa Sensi, di Totti, di Conti; cosa vuol dire? "Intanto vuol dire che questa società è veramente un blocco compatto che lavora in una sola direzione, dal presidente Sensi alla dottoressa Mazzoleni. Ho ricevuto complimenti anche da Montali, da Pradè. Fa piacere e ti fa capire che si lavora in un blocco compatto. Conti non lo cito neanche più. Se io sono qui alla Roma lo devo a lui perché comunque è la Roma e per noi un punto di riferimento costante. Ieri si è fatto mettere in vivavoce dentro lo spogliatoio per farsi sentire dai ragazzi ai quali ha urlato la felicità e lorgoglio nei loro confronti. Non so quanti club di serie A abbiamo questa sinergia tra prima squadra e giovanili".
Una cosa sempre riconosciuta alla Roma è che i suoi gioiellini li cresce in casa, valorizzando i ragazzi sin da piccoli e magari non spendendo anche grandi cifre per calciatori esteri. "È un esempio. La Fiorentina labbiamo incontrata prima di Natale, loro sulla carta reputavano di avere un buco nel terzino destro. Nella finestra di mercato di gennaio hanno speso migliaia di euro e lo comprano. Sono filosofie diverse. Noi abbiamo il nostro gruppo che cresciamo sin da piccoli, scelti dalle selezioni del settore giovanile sul quale noi tecnici dobbiamo lavorare. Baroni, Carboni, Lana, tutti tecnici delle giovanili. È il trionfo del lavoro di tutti quanti. Cè un attaccamento alla maglia da parte di tutti enorme. È sicuramente un valore aggiunto. La nostra caratteristica che ci teniamo stretta contro gli stranieri dellInter, della Fiorentina. Una vera scuola".
Tutte le giovanili stanno facendo benissimo, fino ai giocatori ora nellorbita della serie A. "La vera vittoria è quella. Quando i giocatori di ora saranno nella massima serie allora si che avremo lavorato bene".
Stramaccioni che ambizioni ha? "Ho un contratto con la Roma, un contratto importante. Bruno Conti sa che sono pervenute anche delle offerte. Però io sono felice di stare alla Roma, il mio sogno è stare qui. Ho un ottimo rapporto con tutti e una grande stima e fiducia in Conti in primis ma anche nelle altre figure della massima dirigenza. Sono felicissimo di stare qui."