Ci vuole anche pragmatismo, insomma, per essere una grande squadra.
"Nel calcio è impensabile essere sempre al massimo, riuscire sempre a dominare, a non soffrire mai, a dominare tantissimo. Oggi le cose ci venivano meno. E quando la partita si incanalava verso la sofferenza, siamo riusciti a difenderci da squadra".
Oggi abbiamo visto un cambio tattico, la difesa a tre. Solo per questo tipo di partita o è una cosa che vedremo anche più in là?
"Ci stiamo lavorando in allenamento. Anche perché io ho la responsabilità di avvicinarli alla prima squadra, quindi devo mettere in campo dei principi che li avvicinino quando vanno su con il mister, che riescano a calarsi con un sistema differente. E poi, loro a giugno dovranno essere pronti, devono saper fare tante cose, su questo lavoriamo. Loro dimostrano di essere recettivi. Oggi è stato un cambio tattico, per quello che serviva in questa partita. Il fatto di averlo impiegato in una partita importante come questa, avendo raggiunto il risultato, è sinonimo che i ragazzi durante la settimana sono applicati, riuscendo a farlo".