11/10/2017 20:47
Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma di Di Francesco, ha risposto alle domande dei tifosi che hanno potuto interagire con il numero 92 giallorosso tramite l'hashtag #AskElSha. Queste le risposte del 'Faraone:
Che ne pensi del tuo inizio di stagione?
L’inizio è stato un po’ complicato, ho iniziato la preparazione più tardi per un problema alla schiena. Ho iniziato 2-3 settimane dopo in America, poi ho lavorato a Trigoria e sono riuscito a recuperare. E’ stato un inizio abbastanza positivo, sono contento di questo. Anche a livello collettivo siamo andati bene.
Cosa provi quando stai per segnare?
In quelle frazioni di secondo non pensi neanche, agisci d’istinto senza pensare, quando la palla entra in rete è bello, è una bella sensazione ed emozione. butta anche video dentro.
E’ sempre bello segnare?
Sì, non cambia mai. L’emozione è sempre la stessa, sempre molto forte. Sia se è un 4-0 o un gol in un derby.
La differenza nel lavorare con Di Francesco?
E’ un allenatore che cura molto i dettagli soprattutto per il reparto offensivo, ma anche su quello difensivo. Lavora tantissimo sul campo a livello tattico, mi agevola parecchio quello che chiede agli esterni, sembra fatto per le mie caratteristiche e tutto ciò mi avvantaggia. Poi a livello umano mi piace, si riesce ad avere un dialogo ed un rapporto.
Ragioni in campo o si va e basta con l’istinto?
Il mister chiede dei compiti da fare e rispettare, ma come lui anche tutti i compagni. Quando la palla è sulla destra Kolarov mi chiede di stare dentro e non largo. Tra compagni ci si aiuta a vicenda.
Messaggio di Florenzi: Sabato vediamo veramente chi sei…
E’ nato tutto dalla prima partita che ho fatto con la Roma, mi sono presentato con un gol. Me l’ha detto due volte ed ho segnato, vediamo se si verifica ancora.
Qual è la motivazione per lavorare duro ogni giorno?
Te le crei tu dentro te stesso, bisogna vedere quali obiettivi hai nella vita, se ti accontenti o cerchi di migliorarti sempre giorno dopo giorno. Bisogna porsi sempre nuovi obiettivi e non accontentarsi mai. Il lavoro paga sempre, la cura dei dettagli, andare mezz’ora prima in palestra, sono tutti mattoncini importanti. La fame di arrivare è la cosa importante. Non accontentarsi mai. E l’umiltà anche.
Con chi avresti voluto giocare?
Ronaldinho. Non ci siamo trovati di un anno. Insieme a Kakà è stato uno dei miei idoli, lo guardavo sempre per i numeri che faceva con la palla, è stato un grande esempio, mi sarebbe piaciuto giocarci.
Come è stato segnare il gol contro la Juventus?
Mi ha dato parecchie emozioni. Era una gara delicata, in un momento decisivo della stagione, è stato il gol del vantaggio, è stata una sensazione veramente bellissima, con uno stadio pieno e un bel boato.
Hai visto che l’Egitto si è qualificato ai Mondiali?
Penso che sia stato un evento storico per questa nazionale e sono veramente contento per quello che ha fatto Salah, è stato il trascinatore di questa squadra. Quando feci la doppietta con l’Udinese mi ha scritto un messaggio facendomi i complimenti. Ora che l’ha fatta lui gli ho scritto, sono contento per lui, è una grande persona e un gran calciatore.
Come vedi l’impegno dei playoff per l’Italia?
Il fatto di essere testa di serie è positivo per noi, è stato importante vincere con l’Albania. Sarà molto difficile, qualsiasi squadra incontreremo. Manca un mese, sarà un impegno dove dovremo mettere tutto.
Quale maglia preferisci nella tua collezione?
Ne ho tantissime. Quasi ogni partita ne scambio una, tante tante quindi. Quella a cui sono più legato è quella di Kakà forse, la prima maglia che mi ha dato è quella del Real Madrid, poi c’è quella di Messi, quella di Neymar del Brasile. Anche Cristiano Ronaldo nell’amichevole a Dubai contro il Real Madrid. Sono affezionato a tutte.
Che lavoro avresti voluto fare se non fossi diventato calciatore?
Non ci ho mai pensato. Sono diventato professionista a 16 anni, non c’è stato il tempo. Forse qualcosa legato allo sport. Io sono appassionato di biliardo. Sennò anche il parrucchiere, boh.
Un consiglio per diventare come te dentro e fuori dal campo? Come affronti i problemi?
Nel tempo ho imparato ad affrontarli sempre con positività, cercando sempre di guardare il positivo nelle cose negative.
Ci sono stati momenti tosti in carriera…
Devi contare solo sulle tue forze e su te stesso, devi tirarti su da solo. La famiglia e gli amici sono importantissimi e ti aiutano tantissimo nei momenti difficili, bisogna tenerseli stretti. Molte volte bisogna farsi forza da solo con tenacia.
Come porterai i capelli a 50 anni?
Non ne ho idea. Anche al mio matrimonio sto pensando, così non credo. Non è che siano così male, ma ho intenzione di cambiare, non so quando.
Chi ha i migliori tagli di capello tra Nainggolan e Beckham?
Si sono dati da fare, l’ultimo di Radja è impegnativo. Uno se lo può permettere, l’altro no (ride, ndr). Ciao Radja!
Mi dai il numero del tuo parrucchiere?
Ne ho avuti tre, uno a Genova, uno a Milano e uno qui a Roma.
Che cosa ti mette di buon umore?
Il mare. Svegliarmi con il mare è una delle più belle cose che mi possa capitare. Sono nato al mare, mi rilassa.
Ti piace cucinare?
Mi incuriosisce, non sono molto capace, l’essenziale. Un piatto di pasta. Le cose facili. Ricette difficili ancora no.
Che pizza prendi?
Margherita classica.
Ti piace viaggiare? Quale nazione hai amato visitare? Dove vorresti andare?
Si mi piace viaggiare, ma nelle vacanze che faccio non mi piace tanto visitare e camminare, mi piace stare tranquillo e vedere posti. Gli USA in generale mi sono piaciuti tanto. Con gli amici vorrei andare a Las Vegas, Los Angeles e Miami. Maldive e Bora Bora per qualcosa di più romantico.
Giochi a FIFA? Chi è il più forte?
Non ci gioco quasi mai, a FIFA 18 non ci ho ancora giocato, alla playstation gioco poco.
Cantante preferito?
Ce ne sono un po’. Ascolto diversi generi. Qualche rapper, qualcosa di hip-hop e R’n’B.
Quanto bene vuoi ai tuoi fan?
Tanto, più passa il tempo e più vedo che c’è affetto da parte loro. Mi lasciano sempre qualche pensierino qui a Trigoria o nelle trasferte, a casa ho un altarino. Mi fa piacere e ringrazio ogni giorno queste persone.
Dove festeggerai il tuo compleanno?
A Roma, i miei amici scenderanno da Roma. Credo che festeggeremo dopo il Bologna se si vince.
Gli amici rimangono?
Sì, sono quelli di quando ero piccolo, sono gli stessi della prima squadra dove ho giocato.
Come combattere l’ansia?
Pensare positivo.
Ti piacciono o ti danno fastidio questi account su di te?
Mi fa piacere. Quando metto le foto le rimettono identiche.