05/11/2019 19:50
Arrivato in estate dalla Juventus nell'ambito dell'operazione che ha portato Luca Pellegrini a Torino, Leonardo Spinazzola risponde alle domande dei tifosi che hanno utilizzato l'hashtag #AskSpinazzola lanciato sui social dalla Roma. Queste le sue parole:
Il mister ha trasmesso fiducia…
Quando perdi vedi gli errori che hai fatto e quando vinci lo stesso. Si parla sempre di una linea sottilissima. Se vinci e c’è gioco sei felice e sereno, se perdi e c’è gioco dici di continuare così perché le vittorie arriveranno. Quando ti manca carattere e atteggiamento è un allarme.
LIVE: #AskSpinazzola. Leonardo risponde alle domande dei tifosi https://t.co/4nuX1Ukm0b
— AS Roma (@OfficialASRoma) 5 novembre 2019
Hai visto qualche sorriso in più in squadra?
E’ normale che le vittorie portino serenità. C’è sempre da stare sul pezzo. E’ un attimo che si molla a livello di mentalità e atteggiamento e torni a fare una vittoria e un pareggio. Ci vuole equilibrio. Il mister ce lo dice da luglio e spera di darci il suo equilibrio. Senza non si va da nessuna parte.
Sulla fiducia della squadra
Quando perdi riguardi gli errori che fai in partita. Dopo il Napoli abbiamo comunque riguardato gli errori commessi perché è una linea sottilissima.
Come ti trovi con la squadra?
Benissimo. Tre mesi che faccio interviste, tre mesi che lo dico. Tanti li conoscevo, gli altri sono ragazzi bravissimi. Si sta veramente bene.
Che tipo di musica ascoltate?
Kluivert e Jesus sono i DJ dello spogliatoio. Mettono latino americano e hip pop. Mi piace vestirmi largo con i cappelli tipici dello stile. Adesso tra gli italiani Ultimo.
Come ti trovi con Fonseca?
Benissimo. E’ il nostro gioco. Io Kolarov, Florenzi, Zappacosta e Santon siamo tutti gente con gamba e propensi ad attaccare. Il gioco del mister ci è piaciuto subito. Poi penso alla gara con il Genoa dove tutti dicevano che eravamo squilibrati, ma non era una questione tattica. Serve un po’ di coraggio. Dopo il mister ha voluto correggere delle posizioni e ora siamo più tranquilli in fase difensiva, ma facciamo le stesse cose. Saliamo sia io che Kolarov.
Sapere di avere Mancini tra i mediani vi fa stare più tranquilli per fare un passo in avanti?
Più giochi e più prendi confidenza e ti vengono automatiche le cose che ti chiede il mister. Le posizioni degli esterni non sono da esterni puri, devono stare in una posizione non comodissima per quanto riguarda un esterno perché giochi spalle alla porta. Non è come Under che gioca sulla linea. Dipende anche dalle caratteristiche.
Quanti tatuaggi hai? Quale hai fatto per primo?
Ne ho due, uno piccolo e l’altro fatto con mia moglie. Penso di averli fatti insieme. Quello sul braccio ha un significato per la famiglia, sembrano scarabocchi ma non lo sono.
Ti ha sorpreso il rendimento di Mancini come centrocampista?
No, anche con lui stiamo sempre insieme. Non pensavo che corresse così tanto (ride, ndr). Sapevo che aveva il piede per fare quei lanci, fisicamente è un animale. Anche a Bergamo ho visto certe sfide. Tecnicamente anche è molto pulito, sempre con la testa alta, è forte. Ha fatto quello scavetto per Pastore incredibile (ride, ndr).
La Roma si è schierata al fianco di Balotelli. Che ne pensi di questi casi?
E’ una vergogna. Stiamo nel 2020 e non si possono sentire ancora queste cose. Chi sbaglia, abbiamo tutte le telecamere possibili, paga. Senza che paghi tutta la curva dove ci sono famiglie.
Quale delle maglie ti piace di più?
La rossa classica anche se la blu… Podio rossa, blu, bianca.
Piatto romano preferito?
Amatriciana, cacio e pepe. Mamma mi cucinava sempre la prima e dico quella.
Come ti trovi a Roma in città? Ci sono zone che ti piacciono?
Molto. Si sa che è una delle città più belle del mondo. All’inizio ho avuto un pochino di difficoltà col traffico. La mattina so le strade per arrivare a Trigoria tranquillamente (ride, ndr). Vengo da Foligno, poi Bergamo e Torino, sono vivibili e le giri in 20 minuti.
La canzone di Foligno…
Florenzi me la cantava sempre e quindi la cantavo anche io.