23/11/2023 10:56
Danilo Cataldi, ex centrocampista del Genoa e ora alla Lazio, ha pubblicato su Instagram una storia in cui spiega la sua posizione riguardante il processo ultrà Genoa. Il calciatore è stato chiamato in tribunale per testimoniare e i giudici sono rimasti piuttosto stupiti dalle parole dello stesso, il quale avrebbe minimizzato uno spiacevole episodio verificatosi il 7 maggio del 2017: i tifosi, furiosi con la squadra, protestarono contro la società e l'ex capo ultrà Massimo Leopizzi costrinse “il calciatore Cataldi e la moglie a non farsi fotografare da una famiglia di tifosi del Genoa al termine della partita Genoa-Inter perché ‘indegno'”. Inoltre la moglie di Cataldi fu aggredita con un calcio. "Contestazione minima", le parole di Cataldi in tribunale che hanno lasciato attoniti i giudici: "Se a lei questo comportamento pare una contestazione minima…". Il calciatore ha però smentito queste dichiarazioni tramite una storia su Instagram: "Gli articoli e le notizie pubblicate in serata sul mio conto riportano ricostruzioni parziali, strumentali e sensazionalistiche, oltre che lesive della mia persona, relativamente ad una vicenda, accaduta nel 2017 dopo una partita di calcio e che oggi mi vede come testimone di un processo penale. Per chiarezza: non ho minimizzato l'episodio in cui è stata coinvolta mia moglie, la persona che amo e stimo di più al mondo. Far passare un messaggio diverso è quanto di più offensivo e diffamatorio nei miei confronti, soprattutto in una vicenda del genere. Credo fermamente nella giustizia e anche per questo mi riservo di agire in ogni sede per tutelare la nostra famiglia".