11/02/2011 21:03
Il primo confronto ufficiale nella Capitale risale al 10 novembre 1929. Quel giorno si giocava nel mitico impianto di Campo Testaccio e la Roma, allenata da Baccani, impattò sul 2-2. Le reti giallorosse furono realizzate da Chini Luduena e Volk, mentre per gli azzurri andò a segno Vojak con una doppietta.
Andò molto meglio per la Roma la stagione seguente. Il 19 ottobre 1930 i capitolini si imposero per 3-1 grazie alle reti di Lombardo, Fasanelli e Volk, mentre il gol azzurro fu segnato da Tansini.
L8 aprile 1934 ci fu invece il primo successo esterno per il Napoli. Gli azzurri sbancarono Testaccio grazie a Vojak e Rossetti, che replicarono alliniziale vantaggio di Scopelli.
Una tripletta del Corsaro nero Guaita e un gol di Scaramelli regalarono un perentorio 4-0 il 3 marzo 1935, strapazzando il Napoli dellex allenatore giallorosso William Garbutt.
Altra memorabile sfida, quella del 26 ottobre 1941. Nella stagione che avrebbe salutato il primo tricolore romanista, il Napoli incassò un sonoro 5-1 nellallora Stadio del Partito Nazionale Fascista. Quel giorno andarono a segno Di Pasquale, Coscia e un incontenibile Amadei, che realizzò una tripletta. Il gol della bandiera per gli azzurri fu segnato da Dugini.
Il 4 gennaio 1953 la Roma di mister Varglien si impose con un pesante 5-2 sugli azzurri. Segnarono Sundqvist, Bronee, Bortoletto e due volte Galli per i giallorossi, mentre per il Napoli timbrarono Vitali e Jeppson.
Ma la data che rimarrà scolpita nella storia di questo confronto, rimarrà quella del 29 marzo 1959. Quel giorno la Roma allenata da Nordhal, schiantò gli azzurri con un fragoroso 8-0. Entrarono nel tabellino Da Costa con una tripletta, Selmosson e Pestrin con due gol a testa e Lojodice. Una sconfitta che, ironia del destino, dovette incassare come allenatore del Napoli proprio quellAmedeo Amadei che tante pagine di storia giallorossa aveva scritto in precedenza.
Nella stagione di gloria 1983, quella del secondo tricolore romanista, il Napoli incassò altri cinque gol, come nellanno del primo scudetto. Quel 20 febbraio 1983 la squadra di Liedholm rifilò un pesante 5-2 agli azzurri allenati da Pesaola. Andarono a segno Di Bartolomei con una doppietta, quindi Nela, Pruzzo e Ancelotti. Per gli azzurri realizzarono Diaz e Marino.
Anche la stagione seguente non andò meglio al Napoli. Il 30 ottobre 1983 finì 5-1 con la doppietta di Bruno Conti e i gol di Graziani, Falcao e Cerezo, mentre il gol azzurro fu siglato da Dal Fiume.
Altro prestigioso successo, seppur in tono minore, fu quello del 31 dicembre 1988. In un Olimpico in demolizione per i lavori di Italia 90, la Roma di Liedholm superò gli azzurri di Maradona grazie ad un gol di Voeller nel finale, regalando ai tifosi romanisti un Capodanno col sorriso, fermando un Napoli in pieno testa a testa scudetto con lInter di Trapattoni.
La sfida della stagione seguente si giocò nel catino del Flaminio. Una parentesi che ogni tifoso romanista ricorda con affetto e nostalgia. L8 ottobre 1989 il Napoli impattò 1-1 contro la Roma di Gigi Radice che andò in vantaggio con Antonio Comi e raggiunta con un rigore di Maradona. Gli azzurri avrebbero conquistato di lì a pochi mesi il loro secondo tricolore, ma quel giorno trovarono una Roma determinata a non lasciare nemmeno le briciole ai propri avversari.
Lultimo successo azzurro nella Capitale risale invece al 12 settembre 1993. Quel giorno la Roma di Mazzone fu battuta 2-3 dal Napoli, grazie alle reti di Buso, Ferrara e Di Canio, mentre per i giallorossi andarono a segno Rizzitelli e Bonacina.
Il 20 aprile 1996 fu invece una tripletta di Delvecchio a caratterizzare la sfida con gli azzurri. Finì 4-1 per la Roma, che oltre al tris del suo centravanti, trovò il quarto gol su autorete di Cruz, mentre per il Napoli segnò Pecchia. Quel giorno si ricorda, tra laltro, per lesordio di un giovanissimo Lambros Choutos, promessa del vivaio giallorosso, persosi poi nel corso di unanonima carriera da comprimario.
Il 5 ottobre 1997 la Roma di Zeman regalò al suo pubblico una sfida memorabile. Finì 6-2 per i giallorossi, con la tripletta di Balbo, che segnò il suo centesimo gol in A, e i gol di Candela, Gautieri e Di Francesco. Per il Napoli segnarono invece Bellucci e Altomare.
Il 28 gennaio 2001, nellultima stagione in A degli azzurri prima degli anni bui e del rilancio con De Laurentiis, la Roma di Capello, lanciata alla conquista del terzo scudetto, non fece sconti al Napoli. Finì 3-0, con i gol di Delvecchio, Totti e Batistuta. Quel giorno, inoltre, lOlimpico salutò lesordio giallorosso di Emerson, dopo linfortunio al ginocchio che ne aveva compromesso gran parte della stagione.
Dopo anni di amarezze, il Napoli è tornato a giocare in campionato a Roma il 20 ottobre 2007. Una sfida pirotecnica, come nella miglior tradizione di questo confronto, conclusasi 4-4, grazie ai gol di Perrotta, Totti, De Rossi e Pizarro per la Roma, mentre per gli azzurri andarono a segno Lavezzi, Gargano, Hamsik e Zalayeta nel finale.
Un altro pari anche la stagione seguente, nella partita di apertura del campionato 2008/09. Il 31 agosto 2009, una Roma ancora segnata dalla scomparsa del presidente Sensi non riuscì ad andare oltre l1-1. Al vantaggio di Aquilani rispose Hamsik, inaugurando una delle peggiori annate della recente storia giallorossa.
E arriviamo alla sfida dello scorso campionato. Il 4 ottobre 2009 la Roma di Ranieri, nonostante lo svantaggio iniziale targato Lavezzi, trovò la forza di rimontare grazie al suo Capitano. Una doppietta di Totti, che in occasione del 2-1 finale si infortunò seriamente al ginocchio destro, regalò i tre punti contro il Napoli di un Donadoni che di lì a poco avrebbe interrotto il proprio legame con gli azzurri.
Sabato sera, come sempre nella storia di questa sfida, sarà il confronto tra due realtà veraci e passionali, che cercheranno di dare il definitivo assalto alla rincorsa dei reciproci sogni di gloria.
Alessandro Monzio Compagnoni