03/05/2011 20:48
La stagione successiva la Roma allenata da mister Burges ottiene il suo primo successo contro il Diavolo: il 23 marzo 1930 decide il match un gol di Volk nel finale.
Il 18 gennaio 1931 i rossoneri sbancano per 1-2 grazie alle reti di Arcari III e Sternisa, mentre il gol romanista è realizzato da Fasanelli.
Il 26 febbraio 1933 il pubblico di Campo Testaccio saluta un fragoroso 4-0 per i giallorossi di Kovacs: decisive le reti di Volk, Fasanelli e una doppietta di Costantino.
Nella stagione del suo primo tricolore la Roma non fece sconti nemmeno al Milan: il 30 novembre 1941, allo Stadio del Partito Nazionale Fascista, i capitolini si imposero per 2-0 grazie ai gol di Di Pasquale e Donati.
Dieci anni dopo ancora una vittoria per la Roma, ma coincidente con il punto più basso della storia giallorossa: il 17 giugno 1951 (ironia della sorte proprio la stessa data in cui, cinquantanni dopo, arriverà il terzo scudetto) i giallorossi devono assolutamente battere il Diavolo e sperare che il Napoli di Amadei sconfigga il Padova. Il miracolo riesce a metà. La Roma si impone in rimonta per 2-1, grazie ai gol di Nordhal e Trerè che risposero al vantaggio di Tognon, ma la doccia gelata arriva dal Veneto, condannando i capitolini al purgatorio della cadetteria.
Il 15 dicembre 1968 non si ricorda tanto per lo scialbo 1-1 tra Roma e Milan, quanto per il penultimo gol di Giuliano Taccola in giallorosso, prima della tragedia che tre mesi dopo lo avrebbe stroncato a Cagliari. Al gol dello sfortunato centravanti romanista rispose Sormani per il definitivo pareggio.
Il 25 settembre 1983 la Roma di Liedholm, fresca di tricolore, ospita il Milan neopromosso di Castagner. Una sfida senza storia, che vede i giallorossi strapazzare gli avversari per 3-1: allillusorio vantaggio di Battistini rispondono Vincenzi, lex Aldo Maldera e Falcao.
Il 24 novembre 1985 cè invece Sven Goran Eriksson a guidare la Roma nel successo per 2-1 sui rossoneri. Per i giallorossi vanno a segno Bruno Conti, con un grandissimo colpo di sinistro, e Cerezo.
Bisogna aspettare undici anni prima di un nuovo successo giallorosso. Il 12 ottobre 1996 la Roma di Carlos Bianchi strapazza per 3-0 i rossoneri di Tabarez. Apre le danze uno splendido pallonetto, quasi da linea di fondo, di Francesco Totti, lesto nel rubar palla a Sebastiano Rossi e a disegnare una parabola impensabile che lOlimpico saluta con il boato dei giorni migliori. Gli altri due gol sono realizzati da Cappioli e Balbo, per una delle pochissime gioie di una stagione nera.
La stagione seguente, il 3 maggio 1998, arriva il successo più largo della Roma sul Milan. I giallorossi di Zeman schiantano la squadra di Capello, dilagando per 5-0. Un grandissimo gol di Candela da fuori area apre le marcature, quindi la doppietta di Di Biagio, Paulo Sergio e Delvecchio nel finale, per quello che rimarrà tra i successi più prestigiosi della Roma del biennio Zeman. Il 27 febbraio 1999 a decidere il confronto è invece un preciso colpo di testa di Paulo Sergio, magistralmente servito da un assist di Totti. Una sfida affrontata con piglio e tenacia dagli uomini di Zeman, nonostante il testa a testa tra i rossoneri e la Lazio potesse far pensare a una Roma arrendevole e demotivata. Il 27 maggio 2001, contro il Milan di Cesare Maldini, la Roma si gioca il primo match ball scudetto. La cornice suggestiva di un Olimpico vestito a festa viene gelata dal vantaggio di Coco in chiusura di primo tempo. La ripresa è un assalto allarma bianca, con continui sussulti. Uno splendido pallonetto di Montella a superare Rossi fa esplodere lo stadio. In alcuni momenti si sentono nitidamente tremare le fondamenta dellimpianto, tale la voglia di portare a casa i tre punti. Alla fine il confronto termina 1-1, con un palo di Roque Junior in zona Cesarini e il pareggio dellinterista Dalmat contro la Lazio, che allontana i biancocelesti dalla vetta. La gioia di Totti al momento dellannuncio del pareggio dellInter è la conferma che il tricolore è ormai vicino.
Il 16 dicembre 2001 è un gol di Totti, con deviazione decisiva di Chamot, a regalare i tre punti alla Roma di Capello, fissando il risultato sull1-0. Il 15 gennaio 2006 è invece Mancini a decidere il confronto a favore della Roma di Spalletti, in piena corsa verso il record delle undici vittorie consecutive. La Roma si impone 1-0 sul Milan di Ancelotti. Una prova di forza per i giallorossi che, pur rischiando tantissimo contro Kakà e compagni, riescono nel finale a trovare la ripartenza giusta, sfruttata dallesterno brasiliano, aiutato da una deviazione di Stam che chiama fuori causa Dida.
Il 31 marzo 2007 la sfida si conclude sull1-1. La Roma, con linedito sponsor one shot delle lattine Pepsi Cola sulla maglia, trova il vantaggio grazie a un grandissimo destro di Mexes, lesto a sfruttare uno schema da corner. Il gol di Gilardino nella ripresa fissa il risultato sul pari. Pirotecnica ed emozionante il confronto del 15 marzo 2008. La Roma, in corsa scudetto alle spalle dellInter, va sotto con il gol di Kakà ad inizio ripresa. Ma la reazione è veemente. Prima una sforbiciata di Giuly, quindi un preciso destro di Vucinic, servito da De Rossi sul filo dell off side, regalano a Spalletti un sofferto 2-1 che consente di mantenere intatte le speranze di aggancio ai nerazzurri.
Spettacolare anche il 2-2 dell11 gennaio 2009. Le doppiette di Pato e Vucinic infiammano una sfida tiratissima fino ai minuti di recupero, con i rossoneri che dopo il vantaggio rischiano di dilagare e la Roma che, ottenuto il pareggio, sfiora il colpaccio nel finale. Lultimo precedente in ordine di tempo è dello scorso 6 marzo 2010. La Roma di Ranieri, dopo una cavalcata impressionante, è ormai alle spalle di Inter e Milan.
La sfida ai rossoneri può rappresentare il balzo decisivo. La cornice è quella dei grandi eventi, complice anche la scelta illuminata della società di abbassare i prezzi dei tagliandi nonostante il match di cartello. La partita non è però allaltezza delle aspettative e termina con uno scialbo 0-0 che favorisce solo i nerazzurri di Mourinho. La Roma non riesce a pungere e sfiora il gol solo nel finale con un potente sinistro di Riise, mentre i rossoneri di Leonardo reclamano per un possibile fallo da rigore di Burdisso su Huntelaar.
Alessandro Monzio Compagnoni