11/01/2016 17:42
LAROMA24.IT (Federico Baranello) - Siamo nella stagione 1930/31, quella in cui la Roma rincorre la Juventus per tutto il campionato. Riesce anche a batterla in casa nel famoso 5-0 diventato poi un film. Alla fine arriva seconda e conquista l’accesso alla Coppa dell’Europa Centrale. Campo Testaccio è sempre affollato e i tifosi trascinano la squadra al punto che anche gli avversari ne rimangono intimoriti. Il calore e l’incitamento per chi difende i colori di Roma accompagnano la squadra anche lontano dalla Capitale.
I viaggi con “La Roma in fondo al Cuor” sono una costante sin dai primi anni di vita della compagine Giallorossa. Al termine della quattordicesima giornata la Roma è seconda a un punto dalla Juventus. La piazza è in fermento. Un unico sogno agita le notti dei tifosi giallorossi: il tricolore. Un tricolore mai sceso sotto Bologna. In occasione della quindicesima giornata di campionato il calendario vuole la Roma a Marassi contro il Genova 1893, sesta in classifica: trasferta davvero insidiosa. L’8 gennaio del 1931 nella quinta pagina del quotidiano sportivo “Il Littoriale” compare un trafiletto dal titolo “Per il match della Roma a Genova” che detta le modalità per la trasferta. La partenza da Roma della carovana è fissata alle 23,15 e possono partecipare soci e simpatizzanti in possesso della tessera dell’O.N.D. (Opera Nazionale Dopolavoro). L’arrivo è previsto alle 09,25 della domenica mattina. Ripartenza ore 20,00 e arrivo nella capitale alle 07,00 del lunedì mattina. Costo 94 lire. Si fa presente anche che “Gli organizzatori della gita, per il tramite ed interessamento della A.S. Roma, faranno pratiche per ottenere una buona riduzione sul biglietto di accesso al campo di gioco”. Quindi non trasferta ma gita. Un termine non più utilizzato in quest’ambito. Un termine che rievoca la scuola o le passeggiate fuori porta.
Il 10 Gennaio, il giorno prima della gara e quindi il giorno della partenza, ecco un altro trafiletto sempre sullo stesso quotidiano dal titolo “Per i supporters dell’A.S. Roma che si recano a Genova” che recita: ”La Direzione dell’A.S.Roma avverte tutti i partecipanti alla gita di Genova che l’appuntamento è fissato per questa sera sabato alle 22,30 alla Stazione Termini”. All’annuncio, se così vogliamo definirlo, rispondono in duecento. Duecento innamorati folli che decidono di partecipare alla “gita” per vedere lei, la Roma. La partita è gagliardamente e cavallerescamente combattuta, come riportano le cronache del tempo, ma il vento, molto forte, finisce per condizionare le azioni e di conseguenza anche il risultato: 0-0. “I duecento supporters (Santo Iddio, su trenta ore di carovana ventuno di viaggio!) che avevano seguito i giallo-rossi a Genova, esprimevano il desiderio di vedere confermate le notizie dei grandi matches giuocati dalla squadra del cuore, lontano dall’amico campo del Testaccio. Ora torneranno a Roma lieti per aver visto di quanta forza sia capace la compagine romana anche quando non trova nell’incitamento dei suoi appassionati lo spunto per le sue vittorie più belle” (Cit. Il Littoriale – 12 gennaio 1931).