10/05/2016 15:03
LAROMA24.IT (Federico Baranello) - 10 maggio 1981, ore 16,00: allo stadio Comunale di Torino tutto è pronto per l’attesissimo scontro al vertice tra Juventus e Roma. I bianconeri guidano la classifica con 39 punti mentre la compagine giallorossa è dietro di un solo punto. In quindicimila riempiono con i colori di Roma la Curva Maratona. Chiedono una sola cosa: “Lotta con il Cuore Vinci il Tricolore”.
In palio c’è lo scudetto e la partita, sin dalle prime battute, è durissima. Al primo minuto Furino commette un fallo durissimo su Falcao: è il suo unico modo di minacciare la classe del brasiliano. Al 16’ lo juventino commette ancora una scorrettezza su Bruno Conti e viene ammonito. Poco prima della fine del primo tempo si scatena un bel parapiglia. Spinosi atterra Fanna in maniera brusca. Il bianconero allora gli rifila una testata. I giocatori giallorossi gli si fanno contro urlandogli e lui cade a terra. Forse avranno urlato troppo forte, perché nessuno lo colpisce. A quel punto Cabrini colpisce Bonetti, Gentile afferra Falcao. Arriva Turone e manda a terra Cabrini. “…a un certo punto, vedendo molta polizia ai bordi del campo, si pensava che fosse lì per i giocatori, non per i tifosi, e non si escludeva un’irruzione, con arresto di taluni bipedi troppo scalcianti” (Cit. Stampa Sera, 11 maggio 1981).
Al 18’ del secondo tempo un fallo ancora di Furino su Maggiora costringeva l’arbitro Paolo Bergamo ad ammonirlo di nuovo. Espulsione e doccia anzitempo.
La Roma è in superiorità numerica. È spinta dal suo pubblico che ora ci crede come non mai. Al 74’ succede ciò che viene ancora oggi tramandato come un’ingiustizia, un furto. Bruno Conti scodella al centro, Pruzzo gioca di sponda e colpisce la palla cercando di servire probabilmente Falcao. Invece, come una furia, interviene in corsa dalle retrovie Ramon Turone. Tuffo, colpo di testa e palla in rete. I quindicimila urlano di gioia. Falcao è a terra, travolto proprio dall’irruenza del difensore giallorosso che nel frattempo si è rialzato ed urla con tutto ciò che ha in gola. A questo punto il guardalinee, tal Soncini, alza la bandierina: fuorigioco! Ma di chi? Di Pruzzo, di Falcao, di Turone. Immagini viste e riviste centinaia di volte. Misurate, analizzate, studiate e rimandate avanti e indietro. Ora con la moviola, ora con il telebeam. Verità, o presunte tali, dichiarate anche trent’anni dopo. Versioni ritrattate e manipolate. Tutto ciò consegna alla mitologia classica un episodio che contrassegna in maniera incontrovertibile la nascita dell’antagonismo e rivalità tra la Juventus e la Roma. Un episodio che viene tramandato di generazione in generazione con lo scopo di spiegare una rivalità nata da un torto subito. Il tutto con poche parole che racchiudono l’essenza della “guerra dei mondi”: Er go de Turone!