19/08/2016 15:55
LAROMA24.IT (Federico Baranello) - È il 19 agosto di uno degli anni più belli della storia giallorossa: il 2001. In una città ancora ubriaca per lo Scudetto conquistato appena due mesi prima, la compagine Giallorossa scende in campo per sfidare la Fiorentina nella gara che aggiudica la Supercoppa Italiana.E’ la prima partita ufficiale con il Tricolore sul petto.
I tifosi della Magica interrompono le vacanze e si presentano in oltre 65.000 all’Olimpico cantando “I Campioni dell’Italia siamo Noi” e “Blu è il tuo colore, il calcio è il nostro gioco…” in “onore” dei nati al Pippanera. In questo clima di festa c’è però spazio anche per una contestazione per il caro prezzi, argomento quanto mai attuale.
È opinione comune che la Roma sia invincibile e che la gara contro i Viola sia solo una formalità. Raramente si è provata una tale sensazione di forza e il campo avvalora questa tesi. La Roma parte subito alla carica creando occasioni su occasioni nel giro di pochi minuti poi al 6’ Candela lascia partire un bolide a filo d’erba da circa quaranta metri che s’insacca alla destra del malcapitato Taglialatela. Si malcapitato perché in questa notte di Agosto nessuno può arginare tale prova di forza. Anche Pelizzoli, appena arrivato alla corte di Capello, è in serata di grazia e quando la difesa ha un minimo di esitazione lui mette tutti d’accordo.
All’inizio del secondo tempo la musica non cambia e allora il Capitano e l’Aeroplanino si rendono protagonisti di un’azione per palati fini: Totti vede Montella al limite dell’area e lo serve con un pallone perfetto, morbido. Il “Top Gun” giallorosso ringrazia e sfodera un sinistro al volo che trafigge il sempre più malcapitato Taglialatela. È il trionfo della perfezione. In campo ormai esiste una sola squadra e la partita si avvia verso l’unico finale possibile. Manca però ancora il sigillo del trascinatore di questa squadra, del figlio di Roma. Allora al 40’ si pone rimedio a questa mancanza: “Deliziosa manovra a due al centro del campo Candela-Totti, il francese va al tiro che Taglialatela non trattiene, sopraggiunge il numero dieci e “risolve” con un tocco da sotto che supera a pallonetto l’estremo difensore viola ancora a terra” (Cit. L’Unità, 20 agosto 2011). Il calcio ha trovato la sua Accademia.
In bacheca finisce la prima Supercoppa della storia giallorossa. In questo momento il popolo giallorosso ha la netta sensazione che si è inaugurato un ciclo ricco di vittorie e trofei. Nessuno può immaginare che invece non sarà così.