23/09/2016 16:36
LAROMA24.IT (Federico Baranello) - Tra coloro che hanno scritto la storia dell’emittenza televisiva romana possiamo annoverare, senza dubbio alcuno, il nome di Eolo Capacci. La sua notorietà deriva dall’aver condotto trasmissioni sportive a Teleregione, GBR, T.R.E e Super3TV. Innamorato del calcio, della Roma e di tutti gli sport, compresi quelli considerati minori, si distingue per i suoi toni pacati e la grande, grandissima competenza.
Nel suo curriculum c’è anche un passato da agente cinematografico e una “comparsata” nel film “Fuga per la vittoria”. Nel film, diventato poi un “Cult”, a fianco di leggende del calcio quali Ardiles, Bobby Moore, John Wark e Pelè, e a leggende del cinema quali Sylvester Stallone e Michael Caine, interpreta una piccola parte in cui è un cronista italiano.
Capacci ha anche indossato la maglia della Roma, precisamente nella stagione 1951/52, in quello che viene tramandato nei racconti come “l’anno della B”. Il 23 Settembre del ‘51, alla terza giornata della serie cadetta, il Pisa scende allo Stadio Nazionale per affrontare i giallorossi. La partita termina con il risultato di 2-1 in favore dei capitolini con reti di Bortoletto e Venturi su rigore. Ma ciò che rende particolare questa partita, oltre al risultato, è appunto l’esordio di Capacci.
Cresciuto nella Fortitudo giunge alla Roma dove è impiegato in maniera costante nel campionato riserve. Ma finalmente contro il Pisa viene schierato tra i titolari e sfodera una prestazione davvero importante: “…Capacci, al suo debutto in prima squadra, si è trovato solo a dar tono e vigore alla prima linea…Nel finale si è reso protagonista di un’entusiasmante azione personale che gli ha fruttato applausi a scena aperta: Capacci è partito da metà campo , ha seminato un paio di avversari e, sul limite dell’area, ha servito a Galli una palla sulla quale i difensori non hanno potuto far altro che sgambettare il centravanti” (Cit. Corriere dello Sport, 24 settembre 1951).
Una presenza che non troverà ulteriori conferme in seguito se si escludono alcune amichevoli nelle stagioni successive. Successivamente continuerà a giocare per rappresentative minori quali la Chinotto Neri, l’Anconitana e il Cisterna prima che un brutto infortunio lo costringe a lasciare il calcio giocato in maniera definitiva. Viene a mancare nel Febbraio del 2011 e insieme a lui scompare un certo modo di raccontare il calcio, un calcio non urlato ma semplicemente e tranquillamente raccontato.
Grazie Eolo.