19/10/2017 19:50
LAROMA24.IT (Federico Baranello) - “Ieri sugli spalti dello stadio Olimpico è cominciato il calcio del futuro. Grida, cori, incitamenti, delusione, gioia, rabbia, sciarpe e bandiere romaniste: ma il verde rettangolo del campo era rigorosamente deserto. Nemmeno l'ombra di un giocatore. Erano invece in 50 mila, sugli spalti. Assistevano, attraverso i due grandi tabelloni elettronici dello stadio adattati a maxischermi, a Fiorentina-Roma che si disputava a 350 chilometri di distanza” (Cit. la Stampa, 20 ottobre 1997).
Siamo all’inizio del campionato, la compagine giallorossa è in buona salute e occupa la seconda posizione in classifica. Nel turno precedente il Napoli è stato sconfitto con un pesante e umiliante 6-2. Balbo segna a raffica. C’è euforia, c’è voglia di Roma. Siamo in piena Zemalandia. Firenze è vicina, anche troppo per chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico. La richiesta e l’offerta di biglietti hanno numeri troppo diversi per essere compatibili: solo 3.000 sono quelli messi a disposizione dei tifosi capitolini. Si teme ci possa essere un afflusso pericoloso verso le rive dell’Arno di coloro che non sono riusciti a procurarsi il tagliando, si temono disordini.
Da qui la decisione del Prefetto: per evitare possibili problematiche si decide di aprire i cancelli dell’Olimpico e trasmettere l’incontro dai tabelloni. L’amore del pubblico giallorosso, come al solito, va oltre ogni previsione e mette in crisi la macchina organizzativa dell’evento. La partita è alle 15,30, ma già all’ora di pranzo si avvistano i primi tifosi con sciarpe e bandiere al seguito. Arrivano intere famiglie con bambini e passeggini. C’è anche qualche nonno che racconta ai nipoti alcune “gesta” dei suoi idoli giallorossi del passato. Tutti si apprestano a vedere la Roma anche se non c’è. Anche gli ambulanti non si rendono conto che la squadra gioca fuori casa e fanno incassi da partita di cartello. Dapprima si riempie la Tevere poi, quando gli organizzatori si rendono conto di quanto hanno sottovalutato la situazione, anche gli altri settori. In tutto lo stadio è partita vera: si tifa, si applaude, s’impreca come al solito. Mancano solo i giocatori sul campo e il Cuore della Sud che è a Firenze. Ci sono più spettatori all’Olimpico che al Franchi. La partita attende le performance dei Bomber argentini Balbo e Batistuta invece saranno decisivi i portieri Konsel e Toldo. Insomma è mancata solo la soddisfazione dei tre punti, buttata al vento anche da un rigore sbagliato.
Tutto ciò è Roma. Tutto ciò è il popolo giallorosso. Come ieri sera allo Stamford Bridge.