28/12/2014 15:44
LAROMA24.IT (Marco Iannelli) - Il 2014 è agli sgoccioli. Sono trascorsi 12 mesi intensi per i colori giallorossi: tra il duello scudetto con la Juve e il ritorno nell’Europa che conta, passando per le importanti novità sul progetto del futuro stadio di proprietà. Come consuetudine per gli ultimi giorni dell’anno, LAROMA24.IT ripercorre con voi i principali avvenimenti che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi della formazione giallorossa.
ROMA KO A CATANIA, SCUDETTO ALLA JUVENTUS - "Per me il campionato è chiuso, il nostro risultato non cambia niente", alla vigilia della trasferta di Catania Garcia ha un sentore: la Juventus sarebbe in ogni caso diventata campione d'Italia. Il mister si è ormai arreso a tre giornate dalla fine della stagione e così i giallorossi perdono per 4 a 1 a Catania e la squadra dell'allora tecnico Conte festeggia il tricolore senza nemmeno scendere in campo contro l'Atalanta. La Roma chiude la stagione con altre due sconfitte, una in casa proprio contro i bianconeri, e l'altra contro il Genova a Marassi, entrambe con lo stesso risultato di 1 a 0.
PENSANDO AL FUTURO - Il presidente della Roma James Pallotta arriva nella capitale per assistere al match contro la Juve. Con il campionato ormai chiuso l'attenzione del numero uno giallorossa si sposta sul futuro: "Garcia e Pjanic sono il nostro futuro", e le parole si tramutano nei fatti dato che poco prima del match la società ufficializza il rinnovo del centrocampista bosniaco.
Anche il capitano Francesco Totti, da sempre un grande estimatore di Miralem Pjanic, si manifesta subito felice della notizia: "Contento del suo rinnovo e la stagione è stata fantastica", le parole del simbolo giallorosso.
Ma quello del fantasista della Bosnia non è l'unico prolungamento da annunciare, perchè un'altra firma importante è quella del tecnico Rudi Garcia che si lega, anche lui, fino al 30 giugno 2018 ai colori giallorossi. " La scelta giusta per dare continuità ai nostri progetti", commenta James Pallotta
TOURNEE' IN FLORIDA - Terminato il campionato, prima del rompete le righe, la Roma si sposta in Florida per una tourneé in terra americana. E' proprio in questo periodo che Medhi Benatia, per la prima volta, apre le porte ad un futuro lontano dalla capitale: "Non c’è intesa sul rinnovo per ora, non credo si farà". E sempre in chiave mercato Garcia svela: "Ci servono giocatori di esperienza in alcuni ruoli".
MAGLIA E MERCATO - Che la Roma si fosse affidata alla Nike per i prossimi 10 anni era cosa già nota, una partnership accolta come un evento e come un evento è stata presentata ai tifosi. La bellezza della nuova maglietta è descritta da Totti: "E’ bellissima, da riempire di trofei".
Migliorare il campionato eccelso di cui si è resa protagonista la Roma vorrebbe dire Scudetto il prossimo anno ed il direttore generale Mauro Baldissoni non si nasconde: "Questa estate c’era un clima di scarso ottimismo e mi fu chiesto come superare la sconfitta di Coppa Italia. Dissi che proveremo a rinchiuderla nello stanzino degli orrori e cercheremo di uscirne dopo delle vittorie. Cosi è stato con i successi visti quest’anno. Penso che la squadra sia giá attrezzata e lavoriamo quotidianamente per migliorare. Pensiamo di non essere lontani dal poter competere. Il sogno è già garantito".
Parole confermate da Walter Sabatini che, nella conferenza stampa di fine stagione fa il punto sugli obiettivi della prossima stagione svelando anche quali saranno alcune scelte in chiave mercato: "La Roma competerà per lo Scudetto. Iturbe? Ci interessa. Benatia? Vale 61 milioni".
Il primo acquisto della stagione 14/15 della Roma si chiama Seydou Keita, arrivato a parametro zero dal Valencia. "Sono qui per vincere", le sue prime parole da romanista.
COPPA ITALIA - Il 3 maggio nella capitale si gioca la finale della coppa nazionale tra Napoli e Fiorentina vinta dagli azzurri allo stadio Olimpico. Prima del match ci furono degli scontri sui quali le forze dell'ordine stanno ancora oggi investigando. Durante i tafferugli fu ferito un tifoso napoletano, Ciro Esposito che il 25 giugno perde la sua partita più importante, quella tra la vita e la morte.