31/12/2014 15:00
DIARIO DELL'ANNO
LAROMA24.IT (Piergiorgio Frazzini) - Il 2014 è agli sgoccioli. Sono trascorsi 12 mesi intensi per i colori giallorossi: tra il duello scudetto con la Juve e il ritorno nell’Europa che conta, passando per le importanti novità sul progetto del futuro stadio di proprietà. Come consuetudine per gli ultimi giorni dell’anno, LAROMA24.IT ripercorre con voi i principali avvenimenti che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi della formazione giallorossa.
SAN PAOLO DI NUOVO AMARO - Una Roma ferita dalla debacle in casa con il Bayern e dal pari a reti inviolate al Marassi con la Samp, cade 2-0 a Napoli sotto i colpi di Higuain e Callejon. In un match delicato ed atteso dopo la morte di Ciro Esposito, preceduto da decine di dichiarazioni distensive come quelle di Baldissoni, i giallorossi subiscono il clima ostile del San Paolo e la voglia di vincere di un Napoli mai così pimpante. "Vera Roma solo per 25 minuti, atteggiamento mentale sbagliato", così Garcia commenta una pesante sconfitta che conferma ancora una volta il Napoli come la bestia nera del tecnico francese. La partita porta con sè strascichi e polemiche sul piano tecnico, e non solo. Nonostante le parole del Ministro Alfano e del questore Marino, che definiscono la gara come "un bel pomeriggio di sport", lo sdegno e la rabbia degli appassionati di calcio si riversa contro lo sgradevole striscione esposto durante il match da alcuni esponenti della Curva B, centro del tifo partenopeo: 'Ogni parola è vana...Se occasione ci sarà non avremo pietà'.
TRA CHAMPIONS E STADIO: PALLOTTA TORNA A ROMA - Con la squadra in difficoltà ed atteso da importanti incontri per il progetto del nuovo stadio, James Pallotta torna nella capitale. Il suo arrivo è preceduto da una provocazione che in poche ore fa il giro del mondo: “Ho un grande obiettivo: una partita al Colosseo". In realtà il patron giallorosso raggiunge dapprima la squadra in quel di Monaco, e dopo aver assistito al 2-0 dell'Allianz, vola a Nyon dove viene ascoltato dall'organo dell'Uefa competente in tema di fair play finanziario. Nonostante la sconfitta il Presidente americano non fa un dramma del momento non positivo dei suoi, anzi. A margine dell'incontro in Campidoglio con il sindaco Marino per lo stadio rilancia: "Ho fiducia nella squadra. E' solo un blak-out momentaneo". Le parole del presidente scuotono lo spogliatoio e domenica 9 novembre la Roma torna alla vittoria per 3-0 con il Torino e festeggia il ritorno in campo di Kevin Strootman dopo il lungo stop per l'infortunio ai legamenti. L'agente dell'olandese il giorno dopo dichiara a LR24: "Rientro importante per lui e per la Roma".
CASTAN, L'OPERAZIONE, L'ATTESA... ASPETTANDO IL GUERRIERO - Sono le 18:01 del 20 novembre, quando nell'antivigilia della delicata trasferta di Bergamo, poi vinta in rimonta 2 a 1, la società giallorossa rilascia un comunicato atteso da tempo, ma che in pochi immaginavano così grave: Castan ha un cavernoma, dovrà essere sottoposto ad un intervento neurochirurgico. La notizia scuote l'ambiente giallorosso e non solo, il brasiliano non è a rischio di vita, ma l'intervento rimane delicato. Sin da subito si susseguono i messaggi di solidarietà e di affetto nei confronti del centrale brasiliano. Nella conferenza del giorno dopo Garcia lo definisce un 'guerriero', dello stesso parere anche l'ex romanista Mehdi Benatia e molti altri. Nel frattempo Leo si opera il 3 dicembre: l'intervento riesce alla perfezione, e soltanto due settimane dopo rilascia un'intervista al TG1 dove appare felice e concentrato sull'obiettivo della squadra: "Voglio vincere questo scudetto"
BYE BYE CHAMPIONS, BENVENUTA EUROPA LEAGUE
Dopo la sosta per le Nazionali, nella quale Daniele De Rossi conquista il 100esimo gettone con la maglia azzurra, la squadra di Garcia è pronta per giocarsi il rush finale nel girone di Champions. I giallorossi arrivano alla fondamentale sfida dell'Arena Khimki senza Maicon, con il jolly Florenzi adattato a destra. L' 1 a 1 finale, subito a 7'' dal triplice fischio complica il passaggio del turno dei giallorossi, che per non farsi mancare nulla, attirano critiche e polemiche facendosi fotografare in un rinomato night della capitale russa. Nella serata maledetta della Roma, conclusasi poi con l'inaspettata vittoria per 3-2 del City contro il Bayern di Benatia, che prima del match aveva dichiarato di voler aiutare i suoi ex compagni battendo gli inglesi, finisce sotto accusa Morgan De Sanctis per le dichiarazioni del post partita (ASCOLTA L'AUDIO). La sfida con il Manchester di Pellegrini del 10 dicembre assume quindi le sembianze di una finale, ma come spesso accade ai giallorossi, la pressione delle grandi serate gioca un brutto scherzo, e nonostante il pronostico favorevole di Pallotta: "Vinceremo 3 a 1", la squadra di Rudi Garcia perde 2 a 0 davanti ad un'Olimpico tutto esaurito e abbandona definitivamente il sogno di accedere tra le prime 16 d'Europa. Scivolato così in Europa League, "senza rimpianti", l'allenatore francese invita ai suoi a voltar pagina e a concentrarsi sulla nuova competizione. Dall'urna di Nyon la Roma pesca il Feyenord, l'Europa torna a febbraio.
GARCIA, LOTTA ALLA GIUSTIZIA
Tra il 2-2 casalingo con il Sassuolo e la vittoria esterna di Marassi (passando per un rotondo 4 a 2 contro l'Inter di Mancini), il campionato della Roma va avanti tra occasioni perse e punti guadagnati. A rubare le scena sono però le traversie giudiziarie del tecnico giallorosso, che all'indomani della fondamentale vittoria firmata Nainggolan a Genova, con la quale la Roma accorcia in classifica sulla Juve, viene squalificato per due giornate per una presunta aggressione ai danni del coordinatore degli steward di Marassi. Le polemiche, che si erano accese già dal primo post partita, grazie alle dichiarazioni, poi ritrattate, del presidente Preziosi, divampano ulteriormente dopo la pubblicazione del referto del giudice sportivo. “Siamo al grottesco. Disponibili a collaborare ma se necessario useremo la clava”, la società fa la voce grossa e nelle parole del Direttore Generale Mauro Baldissoni, si schiera in blocco al fianco del proprio allenatore, effettuando il ricorso anche per la contestuale squalifica di Holebas. Molto più pesante ci va però lo stesso Rudi Garcia, che dopo aver espresso tutto il suo 'disappunto' con un tweet al veleno, apre la conferenza stampa alla vigilia di Roma-Milan dicendo: "Più ci daranno fastidio, più lotteremo. Più sarà difficile, più attaccheremo". Quello stesso 19 dicembre Garcia si reca davanti alla Corte d'Appello, accompagnato dai 'testimoni' Nanni, Fichaux e Colautti, per il ricorso, e grazie al dietrofront dello steward gli viene sospesa la squalifica. Revocata invece quella attribuita a Holebas.
STADIO E MERCATO: SI CHIUDE L'ANNO SENZA SOSTA
Con un pari scialbo d'emozioni (0-0), la Roma chiude con il Milan il suo 2014. Nell'ultima gara di un anno più che positivo per la società giallorossa, la squadra pecca in "creatività" e coraggio, come ammettono i protagonisti, Garcia in primis, nel post partita. Nonostante cìò il tecnico francese, certo di riuscire a centrare l'obiettivo stagionale nonostante "i vari handicap", può rallegrarsi pensando che l'ultima volta che a Trigoria hanno chiuso l'anno solare a 36 punti, risale proprio nella stagione dell'ultimo scudetto 2000/01. Intanto in Campidoglio si gioca un'altra partita importante per la dirigenza americana: la pubblica utilità sul progetto dello stadio. Dopo gli scandali di Mafia Capitale, e del rischio di dimissioni di Marino, in Campidoglio si torna a votare per la delibera sul pubblico interesse del nuovo stadio della Roma. La seduta dura più di 10 ore e alle 20:30 arriva l'annuncio: "Proposta 163 al voto: approvata con 29 voti favorevoli, 8 contrari e 3 astenuti". Il responso crea euforia nell'ambiente giallorosso e non solo, Pallotta si congratula con tutti i romani, e Marino esprime la sua felicità con un tweet, augurandosi che "i lavori inizino nel 2015".
Il progetto dello stadio non è però l'unico tema che tiene occupato l'apparato dirigenziale romanista, siamo infatti giunti al 22 dicembre, manca una sola settimana all'apertura del calciomercato. Così, come di consueto, nonostante le vacanze ed il Natale, si apre la girandola dei nomi legati alla Roma e al suo direttore sportivo Walter Sabatini. Tra le piste più calde in entrata c'è sicuramente quella che porta a Chiriches, indiziato numero uno per sostituire il lungodegente Castan. Gli altri nomi per la difesa sono Balanta per il ruolo di centrale, mentre sugli esterni danno ormai per fatto l'accordo dei giallorossi con Johnson del Liverpool. L'inglese dovrebbe però verosimilmente trasferirsi a giugno, così come Mattia Destro, da molti indicato come partente in casa Roma. Per sostitiurlo Sabatini ha praticamente chiuso per il classe '97 Ponce del Newell's e sogna il colombiano Jackson Martinez, che però costa molto. Oltre a monitorare la situazione portieri, si segue da vicino la vicenda Neto, a Trigoria si pensa anche ai rinnovi, ed ecco pronto quello di Alessandro Florenzi, mentre per Strootman è arrivata la 'blindatura' da parte di Baldissoni: "vogliamo costruire la squadra intorno a lui". "Notizia" dei giorni d'oggi è invece la suggestiva voce che vorrebbe Zlatan Ibrahimovic in giallorosso. Chissà, aspetteremo il 2015 per scoprirlo.