La Vergogna

26/08/2012 21:31

 

La verità non esiste. Come il pareggio

 

 

 


 

 

 

 

Dopo l'esordio di ieri, siamo già alla seconda puntata di questa nuova rubrica: DISAPPUNTI DI VIAGGIO. In realtà sono due. Intanto questa è la faccia A della medaglia: "Chi tocca l'As Roma muore". Buona lettura a tutti!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA VERGOGNA

 

Fabio Capello (La Repubblica, 26 Agosto 2012, intervista a Maurizio Crosetti)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da Wikipedia

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

07.02.2004 Capello, allora allenatore della Roma, definisce "gesuiti" Moggi e Giraudo nella conferenza stampa in cui asserisce senza mezzi termini: "Per quella che è la mia storia, posso dire che non allenerò mai la ". L'estate successiva viene presentato come nuovo tecnico della squadra bianconera.



14.05.2006 Scoppia lo scandalo Calciopoli in Italia e, all'indomani dell'ultima partita di campionato della a Bari, Capello rivendica i due scudetti vinti sul campo.



06.02.2007 Dopo una sconfitta interna con il Levante Capello,  allora tecnico del Real Madrid, ringrazia pubblicamente il gruppo di tifosi "Ultras Sur" per non averlo fischiato, mentre il resto dello stadio si esibiva nella classica panuelada di contestazione.

Soltanto un mese prima (gennaio 2007) durante un match con il Real Saragozza Capello si voltò verso la tribuna che lo contestava mostrando il dito medio. Il pubblico elogio verso la frangia più oltranzista del tifo madridistacostò al mister di Pieris un richiamo ufficiale della Commissione Governativa Antiviolenza spagnola. Alcuni quotidiani iberici scrissero di rapporti equivoci tra lui e il gruppo ultras in questione, collegando la reciproca simpatia alle frasi che Capello pronunciò l'anno precedente (febbraio 2006) elogiative in merito al periodo di dittatura del "Caudillo" Francisco Franco.



07.05.2008 Fabio Capello e Antonio Giraudo sono iscritti sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Roma per falsa testimonianza in relazione alle loro deposizioni del 31 marzo 2008 nell'ambito del processo Gea.



16.01.2008 La Procura della Repubblica di Torino indaga Capello per evasione fiscale. L'ipotesi di reato è che il tecnico abbia accantonato illecitamente in una società costituita in Lussemburgo (con sede nel Delaware, Stati Uniti) una parte dei guadagni derivanti da sponsorizzazione e diritti di immagine. Le abitazioni italiane di Capello, oltre quella in Inghilterra, dove Capello nel frattempo è diventato c.t. della Nazionale, vergono perquisite e il procuratore aggiunto Bruno Tinti indaga su una presunta somma sottratta all'Erario valutabile in circa 10 milioni di euro.

Non è la prima volta che l’allenatore friulano finisce nelle maglie della Giustizia. Qualche anno fa la Procura di Como scoprì che il tecnico aveva una “dubbia” residenza a Campione d’Italia, l’enclave italiana nel Cantone svizzero del Ticino che gode di alcune agevolazioni fiscali. Nell’occasione Capello patteggiò la pena, mentre Roberto Salmoiraghi, Sindaco del piccolo centro, è stato di recente condannato a sei mesi.



Non ha data certa, invece, l'aggressione a freddo nei confronti di un cronista della Gazzetta dello Sport. Le cronache parlarono del malcapitato sorpeso da un Capello furibondo per alcune critiche ricevute dal giornalista e appostato dietro un auto in sosta a Milanello, quartier generale rossonero. Lo stesso cronista fu ricoverato in ospedale e successivamente si convinse a non sporgere denuncia nei confronti dell'allora allenatore milanista. Da quel momento la cronaca diventò mistero.



E la vergogna una calunnia. Come un venticello.


 

 

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