18/09/2024 17:42
LR24 (DARIO BERSANI) - Era il 16 di gennaio. Era di mattina, stesso giorno stesso male. Te ne sei andato così, la corsa solo più appesantita rispetto a prima. Uscito di scena così, dove avevi segnato l’ultimo gol. Espulso. Ma con la Roma in vantaggio e i titoli di coda. Secondi che riassumono una Storia, il solito bignami esistenziale. De corsa per non vedere lo sgualdrino gol del pareggio che era nell’aria. Quell’aria mefitica che te dovevi solo ricordà mejo. So che non sei morto, che arriverai alla terza der mese. E che non passerai il resto dei tuoi giorni al collocamento. Ma oggi, come nel 2019, il senso della mutilazione. Autocacciato dal campo e dalla panchina, esattamente come avresti fatto e non hai fatto ad Empoli nell’ultima, vergognosa, giornata. Te ne sei andato così, tornando er coatto de sempre dando der pezzo de merda all’arbitro. “Como corresponde”. La nemesi, il Baccano che ti ritrova senza nemmeno cercarti. “Ma te rendi conto”. Il 18 di settembre. Forse te ne sei reso conto sì, mo che l'allenavi. Mo che pensano di avertela levata nantra vorta.