HI PRESS: 'Urla e lancio di sedie a Trigoria' - 'I giocatori studiano la tabella per il secondo posto' - 'Senza Champions sarà rivoluzione' - 'Pjanic medita l'addio' - 'Pallotta tranquillizza Marino'

18/03/2015 10:48

LAROMA24.IT - La sconfitta contro la Sampdoria ha aperto ufficialmente la crisi in casa Roma. Nessuno è più al sicuro e tutti sono in discussione. Duro confronto tra giocatori ed allenatore a Trigoria che ha portato il tecnico a ribadire i concetti già espressi ma in toni più accesi rispetto al passato. Al termine del faccia a faccia i giocatori si sono riuniti per parlare tra di loro della situazione e per discutere sul da farsi per evitare la debacle.

Novità sul fronte stadio: il sindaco Marino ha telefonato al presidente Pallotta. Ufficialmente per fare gli auguri di compleanno all'americano ma soprattutto per fare il punto sullo stadio. Il presidente giallorosso ha rassicurato il primo cittadino.

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Hi-Press è l’appuntamento fisso all’interno del nostro portale che fornisce la possibilità di districarsi al meglio nella rassegna stampa quotidiana. Come per gli highlights di una partita che in pochi minuti riassumono il ‘best of’ dei 90′, allo stesso modo vengono riproposti gli spunti salienti della carta stampata.

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Il Tempo - Alessandro Austini: A fine anno si traccerà una linea e molto dipenderà dal piazzamento finale. Difficile pensare a uno strappo, in ogni caso si andrà verso una soluzione concordata: avanti insieme oppure separazione consensuale (restano altri tre anni di contratto e ballano circa 15 milioni) a cui nessuno, tuttora, vuole ancora pensare seriamente a Trigoria. Idem a Boston, da dove Pallotta continua a ribadire piena fiducia al tecnico. E se va via? In Italia può tornare su Mazzarri, ma gli piacciono di più Emery del Valencia, Pochettino del Tottenham e Schmidt del Bayer Leverkusen. Ma sarà a scegliere l’eventuale erede sulla panchina? Il dirigente stesso è pronto a rimettere il suo mandato alla proprietà qualora la Roma dovesse crollare,magari dopo aver concluso la prossima sessione di mercato come fece alla Lazio e al Palermo. Il diesse considera Trigoria la sua tappa finale, vorrebbe chiuderla con un successo e al momento continua a intavolare trattative come se nulla dovesse cambiare. La scelta sarà sua, per Pallotta resta un’intoccabile. E la squadra? Sarà rivoluzionata. Intanto ieri si è ritrovata faccia a faccia con . Dopo l’allenamento lunga e agitata riunione, poi pranzo obbligato al «Bernardini». Il tecnico ha alzato di nuovo la voce chiedendo una reazione, si è parlato degli errori tattici che vengono commessi e delle possibili soluzioni.Alcuni «senatori» hanno preso la parola, tra cui , e .«Conosco l’ambiente, bastano due-tre risultati positivi per sistemare le cose», l’analisi del capitano. «Ora conterò solo su quelli che mostrano carattere» ha annunciato Rudi.

Il Tempo - Adriano Serafini: Dall’auto ferma in mezzo alla strada è partita la polemica rivolta al numero 15: «Ancora così state? Ma quando vincete, vi rendete conto che avete perso contro la Sampdoria?». Il bosniaco si è girato rispondendo con tono tranquillo: «È un periodo negativo, non lo facciamo certo apposta. Lo so hai ragione, ma giovedì con la vinciamo». Scosso dall’accaduto, nella testa di è sempre più concreta l’idea di poter terminare l’avventura nella capitale. Aspettando giugno, il ragazzo ascolterà possibili offerte prima di discuterne a tavolino con la società.

Gazzetta dello Sport - Davide Stoppini: Nessun confronto, dunque, come filtrato nel pomeriggio di ieri: nessun giocatore ha preso la parola di fronte al monologo dell’allenatore. Poi, una volta uscito dallo spogliatoio , i giocatori hanno parlato tra di loro, stilando una sorta di tabella per il secondo posto: «Ci siamo noi nei guai, facciamo 18- 20 punti e restiamo secondi», il senso della chiacchierata a più voci.

Leggo - Francesco Balzani«Ora siamo tutti in discussione, domenica inizia un altro campionato e io punterò solo su chi ha voglia di ribellione. Non ci sono più titolari. Non c’è più tempo per sbagliare, ora fuori le palle. A me non mancano: più le cose sono difficili più sono motivato », ha urlato ieri rosso in viso scagliando anche una sedia sul muro. La squadra è rimasta in silenzio, scioccata prima dell’intervento di che ha richiamato i compagni perché «il sorpasso della Lazio sarebbe una tragedia».

Gazzetta dello Sport - Chiara Zucchelli: Una telefonata per gli auguri di compleanno. E anche per fare il punto sul progetto stadio. Il 13 marzo il sindaco Marino ha chiamato James Pallotta: la scusa era quella della festa, il vero motivo era l’aggiornamento su come stessero procedendo i lavori per il nuovo impianto. La risposta? L’ha raccontata ieri proprio Marino, presente insieme a Gervinho e all’istituto Pisacane per l’iniziativa «A scuola di tifo». «Quando ho parlato con Pallotta era in Texas a lavorare con Pannes e mi ha detto che si stanno facendo dei passi molto grandi e che la settimana del 23 marzo lo stesso Pannes mi illustrerà a che punto sono arrivati sul progetto esecutivo. Non sono assolutamente preoccupato»