10/08/2015 15:24
LAROMA24.IT - Con la cessione di Alessio Romagnoli al Milan e quella probabile di Yanga-Mbiwa al Lione, Rudi Garcia aspetta ora, oltre al terzino sinistro (Digne è atteso in settimana nella Capitale per visite mediche e firma), anche due centrali difensivi: i sogni sono Garay (Zenit) e Vermaelen (Barcellona), ma nel frattempo è stato fatto un sondaggio per il capitano dell'Inter Andrea Ranocchia. Da ultimare le cessioni degli "esuberi" nel reparto offensivo: con Gervinho ancora in partenza, Destro è vicino alla chiusura con il Bologna, ma le sirene inglesi del Norwich City lo tentano, mentre per Doumbia e Ljajic è spuntata l'ipotesi Genoa.
Intanto il neo acquisto Szczesny è pronto a prendersi il posto da titolare: "Di sicuro ho ancora molto da fare per guadagnarmi il posto" - ha dichiarato - . "Devo crescere e continuare in questo modo, in partita e in allenamento, così da rendere semplice la decisione all’allenatore". Proprio su Garcia il polacco ha detto: "Non vedo l'ora di imparare da lui". E su Dzeko: "Speriamo grazie a lui di raggiungere i nostri traguardi".
Nuovo ruolo in società per Salvatore Scaglia: l'ex team manager giallorosso sarà il nuovo responsabile per lo sviluppo delle As Roma Academy.
___
Hi-Press è l’appuntamento fisso all’interno del nostro portale che fornisce la possibilità di districarsi al meglio nella rassegna stampa quotidiana. Come per gli highlights di una partita che in pochi minuti riassumono il ‘best of’ dei 90′, allo stesso modo vengono riproposti gli spunti salienti della carta stampata.
___
Il Tempo - Alessandro Austini: (...) Partiti due centrali, Garcia ne aspetta altrettanti. Un titolare affidabile e un giovane. Il secondo profilo è stato individuato: è quello di Gyomber, lo slovacco classe del 92’ del Catania. Sabatini lo ha in pugno ma non è escluso che lo giri a un’altra squadra. (...) La rivoluzione difensiva parte però dalle fasce. Digne è ormai virtualmente giallorosso: accordo fatto col Psg per un prestito oneroso da circa 2 milioni con diritto di riscatto da 15-16. L’ex allievo di Garcia è atteso in settimana per firma e visite. Probabile arrivi almeno un altro terzino, ma dipenderà da chi parte: sul mercato ci sono Cole e Torosidis, non facili da piazzare.
(...) «Il mercato non è finito» dice il diesse giallorosso pensando anche all’attacco da sfoltire. Il più vicino alla partenza è Destro, a un passo dal Bologna che lo prenderebbe in prestito con obbligo di riscatto pagando una decina di milioni. Mattia però è tentato anche dall’offerta inglese del Norwich City: in Premier lo attende un ingaggio più alto e un posto da titolare come a Bologna, nei prossimi giorni prenderà una decisione definitiva. (...) Resta da piazzare anche uno tra Gervinho e Ljajic. Garcia si terrebbe volentieri l’ivoriano, ancora una volta il migliore a Valencia, ma è più probabile che parta lui: si valutano proposte dalla Turchia e non solo. Su Ljajic c’è il Torino e potrebbe piombare il Genoa.
La Gazzetta dello Sport - Davide Stoppini/Luca Taidelli: (...) Magari la cura porta il nome di Andrea Ranocchia, capitano sul quale l’Inter potrebbe essere disposta a cedere e che ha in Walter Sabatini un estimatore di vecchia data.
(...) E allora Ranocchia, nome che farebbe comodo anche per il discorso dei giocatori di vivaio italiano da tenere nella lista dei 25. Anche Ranocchia, non solo, perché i centrali in arrivo a Trigoria sono due. Il sogno è la pista che porta a Ezequiel Garay, argentino con passaporto spagnolo dello Zenit, nome che Sabatini monitora da tempo. Di sicuro, intanto, la Roma ha fatto un sondaggio nelle ultime ore con i nerazzurri per Ranocchia, verificando la fattibilità dell’operazione. Intanto non ci sarebbe la chiusura del difensore, punto di partenza fondamentale per ogni trattativa. (...) L’interesse della Roma non può non fargli piacere: l’idea di lottare per lo scudetto e di giocare la Champions lo alletta. (...) Il problema è la valutazione del giocatore, che la scorsa primavera ha rinnovato fino al 2019 per un ingaggio da 2,5 milioni più bonus. L’Inter difficilmente scenderà al di sotto di una cifra tra i 12 e i 15 milioni, la Roma ragionerebbe volentieri su un prestito con riscatto. Difficile che nel discorso entrino altri giocatori: il nome di Gervinho potrebbe scaldare Mancini, ma allo stesso tempo intristire Garcia, che proprio ora ha ritrovato l’ivoriano. I primi passi, in ogni caso, sono stati mossi.
Il Messaggero - Stefano Carina: (...) I due difensori dovranno essere rimpiazzati e Sabatini gioca con le parole: «Dzeko è un grande giocatore ma spero cheil più grande colpo sia ancora in canna». I sogni del ds: Garay (Zenit) e Vermaelen (Barça). Ma la Roma è chiamata a rispettare il nuovo regolamento della Figc che pretende otto calciatori di formazione italiana in rosa. Con Destro al Bologna, a Garcia ne mancano due. Dopo il sondaggio per il terzino D’Ambrosio (che piace anche allo Schalke e che a Trigoria vorrebbero in prestito) nelle ultime ore chiesta la disponibilità di Ranocchia. Il nazionale azzurro, chiuso da Miranda e Murillo (e senza Champions), ha dato subito il suo ok al trasferimento. Anche Mancini non si opporrebbe: né per lui, tanto meno per Juan Jesus. Non sembra essere un caso dunque che l’agente Calenda (che ha seguito per Sabatini la trattativa per Gerson, che domani partirà da Rio) abbia offerto proprio il brasiliano al ds.
La Gazzetta dello Sport - Davide Stoppini: Il nuovo portiere della Roma, Wojciech Szczesny, ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo. Queste le sue parole:
«Sono contento di come stanno andando le cose, perché l’intesa con i compagni va sempre meglio, stiamo superando i problemi di comunicazione».
Certo che la Roma le sta dando un po’ troppo lavoro, viste le palle gol concesse nelle ultime due partite.
«Non è un problema. E poi sono sicuro che per l’inizio del campionato avremo perfezionato tutto».
Seconda partita consecutiva dal primo minuto, dopo quella di Barcellona. Che cosa vuole dire? Si sente già titolare?
«Questo non lo so. Di sicuro ho ancora molto da fare per guadagnarmi il posto. Devo crescere e continuare in questo modo, in partita e in allenamento, così da rendere semplice la decisione all’allenatore».
La Roma si sta rafforzando, è une delle protagoniste del mercato. Come si vivono questi momenti nello spogliatoio?
«Questa squadra ha un grande potenziale, è il motivo per cui l’ho scelta, altrimenti non sarei mai venuto. Della Roma mi piace che tutti stiano mostrando voglia di migliorarsi: ho notato il carattere giusto per vincere trofei».
Magari anche grazie a Edin Dzeko. Lei l’ha affrontato diverse volte da avversario: quale contributo può dare alla Roma?
«Non solo lo conosco, gli ho anche parato un rigore una volta... È un grande giocatore, semplice. La Roma è una squadra che ha ambizioni da scudetto. E per vincere c’è bisogno di un centravanti di calibro mondiale, uno in grado di segnare 20 gol, forse anche di più. Credo che Edin possa farlo. Speriamo grazie a lui di raggiungere i nostri traguardi».
Lei ha conosciuto Arsene Wenger. E spesso Rudi Garcia è stato accostato al tecnico dell’Arsenal: trova punti di contatto?
«Il loro calcio è simile, hanno idee che si avvicinano molto: pressing alto, possesso palla che parte da dietro, l’idea di imporre il gioco e di tenere il pallone più degli avversari. Sono stato con Wenger 9 anni, per me una fantastica esperienza, me la sono goduta tutta. Ora non vedo l’ora di imparare da Garcia, sono sicuro che avrò molto anche da lui».
Il Messaggero: Salvatore Scaglia, ex team manager della Roma, giallorosso, è rimasto a Trigoria: due settimane fa ha firmato un nuovo contratto con la società giallorossa, cambiando ovviamente mansioni. Scaglia sarà il nuovo responsabile per lo sviluppo delle As Roma Academy, soprattutto all’estero (in America e anche in Asia).
La Repubblica - Matteo Pinci: «Vogliono annientare la curva sud e la Roma non ci tutela». A tre settimane dalla prima di campionato all’Olimpico gli ultrà giallorossi scendono (nuovamente) in campo contro la segmentazione della curva sud. (...) Ma le vetrate devono ancora comparire, intanto la Roma ha dovuto concedere la possibilità di riconsegnare l’abbonamento a chi l’aveva già sottoscritto. Senza tutelare i suoi tifosi, almeno questo sostiene uno dei gruppi del settore caldo del tifo giallorosso: si chiamano come la loro squadra, “Roma”, definiscono persino lo spazio che occupano abitualmente («nella parte bassa della curva») come a volersi rendere riconoscibili. E puntano dritto contro le istituzioni, ma anche contro i manager di Trigoria. «Con le nuove norme volute dal questore e dal prefetto — attaccano — non sarà più possibile una coreografia, sventolare una bandiera, lanciare un coro dalla balaustra o scendere cinque file esultando per un gol, perché altrimenti si rischia la diffida».
La chiamano «progetto criminale», la frammentazione delle curve. Parlano di «70 diffide studiate a tavolino, inventate», le imputano al prefetto Gabrielli: «Divida il suo soggiorno confortevole ma lasci stare la curva». E tra gli obiettivi del tifo organizzato compare anche il presidente Pallotta, “colpevole”, di aver puntato l’indice contro i responsabili di cori beceri, di striscioni incivili, della chiusura della curva romanista in più occasioni: «Ha cambiato il nostro simbolo per il merchandising e per il suo tornaconto personale, ci ha chiamati fottuti idioti senza conoscere le nostre ragioni. Ma dov’era quando ci hanno sequestrato a Napoli o quando a Rotterdam anziché allo stadio ci hanno accompagnato in questura?». Per chiudere, un monito: «Noi andiamo avanti, non piegheremo e nostre bandiere».
Il Corriere della Sera - Luca Valdiserri: (...) Sabatini continua anche a cercare una soluzione a breve per Doumbia: il Cska Mosca lo vuole in prestito entro domani per iscriverlo alla lista Uefa per il preliminare di Champions, il West Brom conferma l’interesse, spunta a sorpresa il Genoa. Il presidente Preziosi ha detto a Sky che gli piacerebbe portare a Marassi qualche «esubero» tra gli attaccanti della Roma: Il grande colpo potrebbe essere proprio Doumbia in prestito.