07/05/2018 21:25
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - La citazione cinematografica serve per la definizione del ruolo, della parte, che spetterebbe alla Roma in virtù di quello che sta sentenziando questo finale di stagione. Il percorso (non ciclo, percorso, perché un ciclo è caratterizzato da vittorie) del Napoli sta cambiando. La forza della continuità verrà meno: dopo un triennio Sarri è a un passo dall’addio, e a meno che non si riparta da un top coach alla Conte (difficile), sarà complicato bissare i numeri record di questa terza stagione. Può cambiare la Juventus ma, Allegri o non Allegri, anche nel 18-19 i bianconeri saranno la squadra da battere, nonostante il (profondo) rinnovamento a cui sarà soggetta la rosa.
La Roma ha una grande occasione. Sfruttare finalmente il fattore continuità. Stesso allenatore, stesso gruppo, perché non esiste l’esigenza di vendere i pezzi migliori. E gli accorgimenti giusti per i ruoli giusti. L’abolizione della parola rivoluzione in favore della parola modifica. Alla Roma non servono tanti nuovi titolari, ne bastano un paio. Alla Roma serve alzare il livello della qualità e delle alternative. Giudicando senza pietà quelle attuali.
Quando fu venduto Yanga-Mbiwa molti furono dispiaciuti perché era l’eroe del derby. Ma per vincere bisogna avere poco cuore, sapendo rinunciare agli affetti per sposare l’ambizione. Quindi, la Roma dovrà essere spietata nel salutare quei calciatori che hanno dato anche un buon apporto nell’eccellente cammino europeo. Ma che alla lunga non ti possono, per vari limiti, avvicinare all’eccellenza. Perché la Roma la prossima stagione dovrà essere l’antagonista della Juventus in Italia. Prendere il posto del Napoli lottando per lo scudetto fino all’ultimo respiro e tornare a essere la squadra da Coppa Italia per antonomasia. Sarebbe invece ingeneroso e fuoriluogo pretendere “l’anno prossimo in Champions League minimo le semifinali…”.
La parte dell’antagonista è una cosa seria. Non è quella di Oscar Pettinari alias Verdone che si immaginava in alto a destra nella locandina che prevedeva anche “in alto a sinistra il protagonista e in mezzo ‘a fija de Ming”. Qui c’è in ballo una crescita generale che va capitalizzata. Nelle ultime dieci partite in A, la squadra giallorossa ha fatto 23 punti, come la Juventus. È quello che c’è stato nei due mesi precedenti che va cancellato. La Roma, finalmente, può cambiare marcia.
@augustociardi - In The Box