04/08/2018 20:37
LAROMA24.IT (MIRKO BUSSI) – F24 non è l’abbreviazione scopiazzata da CR7 che a breve, rassegnatevi, inonderà il campionato e le relative pagine dedicate. F24 è, in questo caso, il modello per il pagamento delle imposte. Quello che tocca a tutti, più o meno. Quella a cui dovrà sottostare anche Florenzi Alessandro, maglia 24, anni 27, da Roma, come ha tenuto a specificare.
Da due giorni, nero su bianco, in eterno alla Roma. O almeno così giura, perché nel secondo millennio del calcio l’eternità e il pallone s’incontrano solo dentro al cambiamento. La permanenza, temporanea o definitiva che sia, non sarà gratuita. E stavolta i 2,8 milioni, quanto si dice guadagnerà ogni anno, non c’entrano. Pagherà il pedaggio di voler restare dov’è sempre stato, a dar futuro alle tradizioni che rendono la Roma magari un po’ paesana agli occhi più snob, di certo più soleggiata.
Florenzi dovrebbe venir dopo De Rossi che è dopo Totti, che è stato dopo Giannini. Affinché ci sia sempre qualcuno del posto, tra gli altri, a sorvegliare sui destini romanisti. A Florenzi, ora, toccherà il dazio che già fu comminato a De Rossi e, in parte, anche a Totti.
La clausola di Florenzi forse è qui, non tra le righe del contratto: quanto riuscirà a sostenere emotivamente le rate di questa scelta. Gli toccherà farlo senza avere il talento fiabesco di Totti o il pathos trascinante di De Rossi. Non da bello de nonna, o almeno non più. Non a 27 anni. A Totti riuscì un incantesimo naturale, a De Rossi servì molto di più per compiere la sua storia. Ora tocca a Florenzi. Che magari un giorno lo spiegherà a chi verrà dopo lui. E continuerà la tradizione.
@MirkoBussi - In The Box