06/10/2020 19:25
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Al centro del mondo Roma c'è stato Smalling per due mesi. Alla fine è tornato e la difesa oggi è più forte della passata stagione. Dentro Kumbulla e Ibanez (per quanto fosse arrivato a gennaio), fuori (dalla considerazione di Fonseca) Fazio e Juan Jesus. Reparto centrale bene assortito, teoricamente il quinto centrale è Cristante, salvo ripensamenti sui separati in casa.
Il problema resta la fascia destra, perché il fisico di Karsdorp fa di tutto per svilire i propositi di fiducia ancora riposti sulla sua carriera. Un piccolo Santon, che se sta in piedi è il preferito dell'allenatore. E poi c'è Bruno Peres. Capitolo portieri, troppo complicato piazzare l'iper pagato Pau Lopez per pensare di investire su un altro guardiano. Che il dio del pallone preservi fisicamente Mirante. Andiamo oltre.
L'attacco è il reparto chic. Dzeko segnerà anche quest'anno, ha sempre segnato, negli errori delle ultime due partite c'è il difetto che ha consentito alla Roma di portarlo in Italia a ventinove anni, senza quei piccoli peccati nei sotto porta giocherebbe nel Real Madrid da cinque stagioni. Ma per la Roma resta un lusso, e ora ha un nuovo partner di reparto, Borja Mayoral, da scoprire. Due campioni alle spalle, Pedro e Mkhitaryan, altri due lussi, più il giovane da coltivare (Perez). Via chi era ai margini, per demeriti e non per errori dell'allenatore: Perotti, Under e Kluivert. Impossibile rimpiangerli. Sulla trequarti ci sarebbe anche Pellegrini, all'evenienza. Perché il nuovo impiego in mediana è sotto osservazione.
La Roma sulla seconda linea ha il top dei gregari, Veretout. Ma ha anche una grossa lacuna. Perché il partner di un gregario di lusso deve essere il cuore del reparto e non la spalla. E purtroppo nella Roma attuale il leader di centrocampo continua a essere Veretout. Perché Pellegrini, Diawara e Cristante per rendimento risultano ancora troppo "piatti". Non cambiano passo, non si prendono mai la partita. Mentre Villar, che di personalità sembra averne tanta, va ancora dosato. Le fortune della Roma dipendono dalla mediana. Perché è lì che si attende il salto di qualità. Pellegrini, Diawara, Cristante sono al dentro o fuori. Hanno alcuni mesi a disposizione per dimostrare di poter essere non solo buoni calciatori che smistano il pallone, ma centrocampisti centrali carismatici che facciano un po' ombra a Veretout, che però al momento sembra di categoria nettamente superiore rispetto ai compagni di reparto. Purtroppo.
In the box - @augustociardi75