19/05/2021 14:36
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - L'allenatore da solo non basta. Ma non basta neanche soltanto avere in squadra i campioni. Chiedere alla Juventus, in chiave Champions League. Se però, una tantum, riesci a passare in vantaggio sul fronte allenatori, di sicuro hai più possibilità di iniziare bene la stagione. La Roma, per la prima volta in assoluto, mette la freccia e sorpassa tutte le squadre che le stanno davanti in classifica. Perché nella terza decade di aprile ha messo in piedi la trattativa per Jose Mourinho, che poi ufficializzerà il quattro maggio. Un mese di vantaggio sulle potenziali rivali.
Già, perché a fine campionato, una riflessione è d'obbligo. Dall'Inter alla Lazio, eccezion fatta per l'Atalanta di Gasperini, nessuno ha la certezza di confermare l'attuale allenatore. Nessuno ha certezze su chi sarà il proprio futuro allenatore. Partiamo dai campioni d'Italia: sta andando in onda la seconda stagione del remake di Anche i ricchi piangono. Nove mesi fa, tutto iniziò dallo spin-off della finale di Europa League persa in Germania, quando Antonio Conte manifestò i suoi malumori presagendo che l'Inter avrebbe avuto più di un grattacapo finanziario. Dalla sconfitta in Europa al trionfo in Italia, si torna a parlare di serie televisiva, che poi pare una telenovela.
Che cosa farà Conte? Arriveranno i soldi per sanare le pendenze attuali? Venderanno i big? Quali prospettive gli Zhang possono garantire al tecnico che scalpita? E se, alla fine di questo ennesimo faccia a faccia, Conte decidesse di mollare da campione d'Italia, chi prenderebbe il suo posto? Si parla di Massimiliano Allegri, altrettanto esigente, altrettanto vincente: se l'Inter non va bene per Conte, perché dovrebbe andare bene, ridimensionata, per Allegri?
Già, Allegri, uomo giusto anche per la Juventus, possibile cavallo di ritorno. Il destino di Pirlo è ancora appeso o è tutto già deciso a prescindere dalla Coppa Italia e dal piazzamento in campionato? Agli atti c'è un precedente: a Sarri non bastò vincere lo scudetto, e un altro anno di contratto, per tenersi la panchina. E allora, Allegri, e in alternativa Simone Inzaghi e Rino Gattuso. E Zidane? Le incertezze juventine sono legate anche al futuro di Zizou, che ha ottimi rapporti con Florentino Perez, ma che potrebbe di nuovo lasciare il Real Madrid. Non a caso Perez due mesi fa ha contattato Mourinho, per testare la possibilità di riportarlo in Spagna, ma il portoghese era ancora sotto contratto a Londra, e poi ha scelto Roma. Abbiamo già nominato Inzaghi e Gattuso, in scadenza di contratto, in attrito coi rispettivi presidenti e al centro di voci di mercato. Il laziale deve parlare con Lotito, piace anche alla Fiorentina e piacerebbe al Napoli, a cui hanno accostato chiunque, da Juric a Italiano, da Marcelino a Fonseca, fino a Spalletti, il più vicino alla squadra di De Laurentiis. Forse al Napoli hanno accostato pure gli eredi di Scopigno e Pesaola.
Non abbiamo ancora nominato il Milan. Pioli si gioca il futuro domenica contro l'Atalanta? In casa rossonera, giustamente, smentiscono. Il tecnico ha fatto un buon lavoro che va al di là del piazzamento finale, ma la tentazione di poter andare su Maurizio Sarri a Casa Milan è forte. Insomma, in attesa di aprire le danze, si balla sul posto.
Mentre la Roma ha già fatto salti e pirouette, accendendo i riflettori su se stessa con un mese di anticipo rispetto alle altre, piazzando il mega colpo Mourinho. Ora bisognerà migliorare la squadra e tenere a bada i conti. Sicuramente non basta un allenatore per colmare il gap che quest'anno si è creato tra la Roma e il resto delle squadre, ma le distanze che si evidenziano in inverno, vanno colmate con il lavoro estivo, e la Roma, per non farsi trovare impreparata, ha iniziato a pensare alla grande già nel mese di aprile, nella terza decade di aprile.
In the box - @augustociardi