01/06/2022 14:12
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Esistono i numeri 5, i numeri 4 e i numeri 8. Che poi esistono, a Roma, da quando Falcao indossò la 5 che in Italia era storicamente ad appannaggio dello stopper. Lui, con la L maiuscola, fece numericamente contare alla sudamericana. Perché il 5 era il cuore della mediana, il cervello, la guida, il riferimento. E sappiamo quanto Falcao abbia cambiato la storia della Roma.
Sono passati più di quarant'anni, ma ipotizziamo che la numerazione sia vecchio stile e parliamo di centrocampo. Identificando con la 5 il centrocampista centrale, con la 4 il mediano di copertura, e con la 8 la mezzala di spinta. Cosa serve alla Roma che cerca gente in quel reparto? A oggi ci sono un 4, Cristante, che in assenza di concorrenza è diventato un 5 (ruolo che svolgeva da ragazzino), e poi vari 8, dinamici come Veretout, di posizione come Sergio Oliveira, quasi di rifinitura, da mezzala a mezzapunta, (quasi un 10), Lorenzo Pellegrini. Poi, non contando Diawara e Darboe, c'è un 10 adattabile a 8 se non addirittura a 5, Mkhitaryan, più un potenziale signor numero 8, cioè Bove.
Se avete compreso il gioco di associazione al numero a seconda delle caratteristiche, sarà facile capire come potrà muoversi la Roma sul mercato, perché la Roma comprerà un giocatore impegnativo economicamente, forse quanto Abraham, proprio a centrocampo. Mourinho vuole un numero 5, lo scorso anno parlava quasi tutti giorni con Xhaka. Sappiamo come è andata, fra contingenze e cambi di rotta l'allenatore della Roma fu costretto il due agosto a "dare il via libera" allo svizzero, che poi ha rinnovato con l'Arsenal.
Mourinho vuole ancora un giocatore così. Allo United c'è il suo Matic, il più classico dei numeri 5, fedelissimo del portoghese. Sappiamo che la Roma vorrebbe comprare due centrocampisti. Mantenendo Pellegrini alle spalle di Abraham. Se partisse Mkhitaryan, oltre a un 5 servirebbe un 8 che abbia spiccate doti qualitative. A quel punto basterà capire se l'investimento boom verrà fatto per il regista o per la mezzala. Matic verrebbe da svincolato, ma ha trentaquattro anni e per un biennale vorrebbe circa 3,5 milioni a stagione. Altro numero 5 è Douglas Luiz, in uscita dall'Aston Villa, che ha preso Kamara dal Marsiglia. Luiz fa anche il 4, il mediano laterale. Però una coppia, per esempio, Luiz-Matic rischierebbe di essere carente in dinamismo. Un numero 5 è Paredes, che nella prima parte di stagione ha fatto tappezzeria al PSG. Mentre Ruben Neves, al passo di addio coi Wolves, sa essere anche un regista, svolgendo al meglio anche il ruolo della mezzala pensante, abile nel rifinire e nel concludere. Non a caso fra i calciatori che elenchiamo è quello che costa di più. 55 milioni se il Wolverhampton accettasse la proposta dell'Arsenal, almeno 45 se andasse via dalla Premier League. Appartiene alla scuderia di Mendes. A Roma andrebbe a piedi. La concorrenza è di livello. Sarebbe perfetto immaginando la Roma senza Mkhitaryan. Regista o mezzala. A Bolzano dicono come caschi, caschi bene.
Wijnaldum è un 8 classico, ma nel PSG quando non era in panchina ha fatto pure il centrale. Il Paris gli sta stretto, la gabbia d'oro (8 milioni l'anno) lo deprime, vuole partire ma, pure col vantaggio del decreto crescita, costa di ingaggio uno sproposito. C'è poi Renato Sanches, se ne parla da un anno, da gennaio molti, forse troppi, lo danno sicuro al Milan, però i bene informati negano che l'affare sia chiuso. Lui nella Roma sarebbe l'Edgar Davids della Juventus. Non solo per i capelli. Mezzala classica, dinamica in copertura ma anche di spinta.
Matic, Douglas Luiz, Ruben Neves, Paredes, Wijnaldum, Renato Sanches. E poi occhio a calciatori interessanti come Moises Caicedo (un 5 che può fare il 4) del Brighton, o allo svincolato Tolisso, mezzala martoriata dagli infortuni al Bayern, uno dei centrocampisti più promettenti ai tempi del Lione.
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