Parco Predolin

20/08/2022 11:15

LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Altre tre partite e poi il mercato sarà chiuso. Quindi arriveranno le coppe, tutto d'un fiato fino allo stop per i Mondiali in Qatar, quando la Serie A augurerà buona fine e buon principio con quasi due mesi di anticipo. La stagione più atipica di sempre presenta insidie ma offre vantaggi a chi ha coltivato una rosa petalosa. Mentre una parte di Roma si strugge per Belotti, Mourinho in cuor suo sa che la proprietà e il direttore Pinto gli hanno messo a disposizione un organico di primissimo livello, pronto all'uso perché pure le giovani scommesse, grazie alla sagacia del tecnico, sono state già vinte e oggi rappresentano non un'alternativa ma una certezza, vedi Zalewski.

Facciamo il gioco delle coppie. Ricorderanno i boomer la trasmissione pomeridiana di successo della prima Canale 5, con la lungicrinita Federica Panicucci assistente del Magnum P.I. italiano dell'epoca, Marco Predolin, conduttore di punta poi sparito dai radar della tv. Affinità di coppia, chi si abbina a chi. Una manna, rapportandolo al calcio, per gli allenatori che contano su un parco giocatori di livello che, appunto, chiameremo Parco Predolin. Svilar sarà l'alter ego di Rui Patricio, lo vedremo di rado, magari nei gironi di Europa League se la qualificazione si dovesse indirizzare subito. Lo porta Pinto, deve riallacciare il filo che conduceva al considerarlo un talento puro del calcio europeo. In difesa per molti serve un centrale di piede mancino.

La Roma di centrali, destrorsi, ne ha quattro. Non c'è un Samuel o un Vierchowod ma gente che forte del filtro della mediana ha saputo spalleggiarsi, rendendo quasi impermeabile la fase difensiva. C'è Kumbulla, l'alternativa, che può sostituire tutti. E se ne mancassero due contemporaneamente? In emergenza può abbassarsi Cristante, o, se resta, può entrare Tripi. Si può persino cambiare modulo e tornare a quattro, se non arrivasse nessuno.

Sulle fasce tanta grazia. Karsdorp non diventerà più paonazzo perché costretto a giocare tutti i minuti di tutte le partite, perché Celik non è da scoprire ma da utilizzare, perfetto alter ego. A sinistra è tornato in voga Spinazzola, quasi un lusso per la Serie A. E c'è Zalewski, che a fine carriera, se rimarrà a lungo nella Roma, farà scrivere libri su di sé. E che già oggi, consentirete una considerazione personale, è già il meglio che la Roma possa avere a sinistra.

A centrocampo ci si diverte. La coppia di perni è composta da Matic e Cristante, perfetti alternandosi anche perché il serbo non è un ragazzino e non può giocare cinquanta match. Poi stiamo per scoprire Wijnaldum, perfetto numero 8, mezzala di qualità e di inserimento, che alle spalle ha Bove, altro figlio di una nidiata speciale. C'è pure Pellegrini, perché il salto di qualità che davanti ha fatto la Roma sta già riportando il nazionale azzurro a partire da dietro, senza che muti quel rendimento elevato ostentato nella scorsa stagione.

Responsabilizzato, Pellegrini ha risposto a se stesso e ai compiti assegnatigli. E arriva il bello. Zaniolo, Dybala, Abraham, più . In attesa di Belotti, ma per ora non lo consideriamo. Da numero 9 atipico può giocare l'argentino, di fatto uno e trino perché può agire anche alla Zaniolo e alla Pellegrini. Oltre che essere semplicemente Dybala, uno dei migliori calciatori arrivati a Roma negli ultimi trenta anni.

a sinistra può in emergenza prendere il posto di Spinazzola e Zalewski (c'è anche Viña, terza-quarta scelta che in caso di moria può anche agire da centrale di sinistra) oppure da attaccante esterno che nel modulo di Mourinho parte più accentrato. Insomma, abbondanza in un parco giocatori assolato, con pochissime ombre, per far vivere alla Roma splendide giornate. Belotti o non Belotti, che aspetta la Roma perché ha capito che a un certo punto la carriera di un calciatore prevede pure essere meno protagonista ma facente parte di un progetto ambizioso in cui fungere da pedina di complemento e di completamento.

Perché se avesse voluto, Belotti sarebbe già titolare nel Monza, oppure seguirebbe da settimane corsi di francese per muoversi meglio a Nizza, o sarebbe già stato accolto calorosamente dai tifosi del Galatasaray. Invece aspetta la Roma. Che cerca soluzioni per Shomurodov e Felix, al momento pedine di scorta di un attacco già a tre stelle deluxe.

In the box - @augustociardi75