16/05/2023 14:04
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - A Bologna, il più stretto collaboratore di Mourinho è stato il GPS, grazie al quale sono stati stilati i dati relativi ai calciatori, evidenziando le gomme a terra di tanti titolari rimasti in panchina o a casa. A Leverkusen, Mourinho darà ascolto a un nuovo collaboratore, il punteggio dell'andata. Perché l'uno a zero permette alla Roma di gestire la partita di giovedì. Non significa tenere alla catena undici calciatori dentro l'area di rigore, ma potere impostare il match nel modo migliore per le caratteristiche della squadra. Sarà il Bayer a dovere attaccare, per cercare il vantaggio che come minimo porterebbe la sfida ai supplementari. Gestire il vantaggio, territorio di Mourinho.
È d'obbligo sottolineare che stiamo ragionando a voce alta, consapevoli che manchino più di quarantotto ore all'inizio della partita, e che il tecnico ancora non ha definitivamente sciolto i nodi. Ma proviamo a far scorrere il discorso. Mourinho, post Bologna, non ha spazzato via i dubbi su Dybala. Che non stia bene si è capito dopo l'intervento killer di Palomino. E all'epoca l'attaccante già veniva centellinato a causa di acciacchi muscolari. Da quel momento, 20 minuti con l'Inter e 15 nella semifinale di andata. Più le panchine con Monza e Milan e la permanenza a Trigoria nell'ultimo turno. Dybala veniva dallo stop a match in corso a Rotterdam. Venticinque minuti e poi la smorfia più temuta. Out con l'Udinese e poi dentro all'ottantesimo per risolvere il ritorno col Feyenoord. Insomma, 115 minuti nelle ultime 8 partite, recuperi esclusi. 115 minuti in campo su 730 minuti complessivi.
In più, nonostante la Roma abbia provato a portare avanti sia il discorso campionato sia quello in Europa League, per uno come Dybala è arrivato il momento di fare selezione. Giovedì è gara da selezionare, ma c'è l'asterisco dell'andata. Prendiamo la formazione iniziale di Bologna. Per Wijnaldum è stato un test, fisicamente superato. In accordo col tecnico doveva giocare poco più di un'ora. Ha risposto bene. E a centrocampo non era titolare Bove. La cui importanza è aumentata in modo esponenziale. Oggi è uno dei pochi che fisicamente sta meglio, per età e per numero non elevatissimo di partite giocate. Bove risparmiato, Wijnaldum testato. Guardando oltre la sfida del Dall'Ara viene naturale fare uno più uno. E Mourinho ci sta pensando. Bove può giocare in casa del Bayer perché Wijnaldum avanzerebbe da mezza punta. Accanto magari a Pellegrini, a sua volta entrato in corsa.
Quindi? Mettendo uno fra Zalewski e Celik a destra, col rientro a sinistra di Spinazzola, in mezzo potremmo rivedere la coppia dell'andata, Matic-Bove, il maestro e l'allievo, bene integrati anche per caratteristiche. Con Wijnaldum e Pellegrini alle spalle di Abraham. Dybala? Fosse finita con un punteggio negativo o con un pareggio all'Olimpico, avremmo pensato all'argentino in campo senza se e senza ma. Per paradosso, invece, nel momento di massima emergenza, Mourinho può concedersi il "lusso" di gestire il suo uomo più decisivo. Potrebbe guardare il primo tempo dalla panchina e vedere come va, poi eventualmente in base ai calcoli dell'allenatore, entrare. Semmai si mettesse male, o nei minuti finali per aumentare il tasso qualitativo. Ricordando sempre che esistono i supplementari. E siccome ai supplementari puoi finirci anche se Dybala gioca dal primo minuto, sarebbe impensabile credere che possa avere centoventi minuti nelle gambe.
Formazione fatta? Intuibile. A due giorni dalla partita si ragiona su questo. Perché fra GPS, emergenza, forma e risultato di andata, la sorpresa è sempre dietro l'angolo. Ah, dimenticavamo la difesa. Mourinho sa bene che Cristante non sia il nuovo Desailly, ma la gravissima assenza di Smalling è stata parzialmente attutita dal rendimento del soldato Bryan, che tra l'altro in mezzo a Mancini e Ibanez aveva già giocato quasi una stagione intera nel 2020-21. Quindi, Smalling, altro calciatore da conservare sempre in una teca di cristallo, può continuare a migliorare, magari pronto per dare una mano. Ma senza correre rischi impropri. Anche perché, se va bene a Leverkusen, oltre i tre match di campionato, ci sarebbe il 31 maggio una partita discretamente importante da giocare. E allora per Dybala e Smalling non ci sarebbero calcoli. In campo. Dal primo minuto.
In the box- @augustociardi75