Ritorni non eccellenti

07/06/2023 11:11

LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Felix, Volpato, Bove, Zalewski. In caso di emergenza, tirare la maniglia. Se non fosse per il vivaio, per eventuali necessità, la Roma rischierebbe di restare sul posto nel mercato estivo. Saltato il ginocchio ad Abraham (in un bocca al lupo), il calciatore spendibile più "a cuor leggero" rimane Ibanez.

Poi? I giovani, eventualmente, perché guai a dare per scontato che i cavalli di ritorno portino soldi sicuri. Tutti reduci da una stagione (o da una mezza stagione) normale nella migliore delle ipotesi. Disastrosa in altri casi. Tragicomica la parabola di Gonzalo Villar, da uomo nuovo a ufo indisponente e bocciato da chiunque. Col Getafe, 460 minuti, appena 3 partite da titolare, per un totale di 16 presenze, più 6 partite in cui è rimasto in panchina a guardare i compagni. Da gennaio allo scorso weekend, il centrocampista ha dato conferma alle involuzioni già registrate nella Sampdoria derelitta, bocciato senza appello da Giampaolo e Stankovic. Una causa persa, considerando che a marzo Villar ha compiuto venticinque anni. Scadenza 2024, darlo di nuovo via significa significherà non pagargli lo stipendio per un anno, perché difficilmente arriveranno offerte superiori a un paio di milioni di euro per il cartellino.

Poi c'è Justin Kluivert, 26 presenze, di cui 15 da titolare nel Valencia, discreto protagonista con 6 gol, che non è mai dispiaciuto né a Gattuso né al successore Voro. Molti erano pronti a giurare che a gennaio sarebbe stato riscattato per dieci milioni. Mentivano. Ha ancora due anni di contratto, la Roma pensa che si possa vendere, magari in Premier League, per 7-8 milioni di euro. Lo scorso anno stava andando al Fulham poi l'operazione saltò per un pastrocchio burocratico.

Difficile invece pensare di liberarsi a titolo definitivo di Shomurodov e Viña. Due grossi errori i loro acquisti nel 2021. 17,5 milioni l'uzbeko, 13 l'uruguaiano. Un anno e mezzo che è bastato e avanzato per capire che il loro livello fosse più basso rispetto alle ambizioni della Roma. A gennaio due prestiti. Shomurodov allo Spezia è stato titolare 10 volte. Ha fatto 1 gol, contro la Salernitana. E 1 assist. Non ha ingranato. Non ha neanche lontanamente giustificato la cifra che la Roma pagò al , ma non spetterebbe a lui doverla giustificare, semmai a chi lo ha comprato. Scadenza 2026, quasi impensabile sperare di venderlo in estate, meglio piazzarlo in prestito ma il prima possibile, così che possa avere tempo per lavorare con l'ennesimo nuovo allenatore. Idem Matias Viña, frettolosamente preso a inizio estate 2021 per sostituire l'infortunato Spinazzola. 12 presenze per 455 minuti, praticamente come 5 partite da 90 minuti. Ha rubato l'occhio più per i 2 bei gol realizzati che per il rendimento complessivo, che non mette il Bournemouth nelle condizioni di spendere quella decina di milioni di euro che ipotizzava la Roma. Cedere in prestito a gennaio, legge non scritta, significa nella migliore delle ipotesi dovere prolungare il prestito di ulteriori dodici mesi, e pregare che in una stagione intera il calciatore girato "si prenda" la squadra dove è stato spedito. E la Roma con Viña e Shomurodov ha commesso un errore dopo l'altro.

Carles Perez è stato discreto protagonista nel Celta Vigo, dove è diventato titolare dopo un periodo di rodaggio. 23 volte dal primo minuto più 12 presenze da subentrante. Si può negoziare, a cifre ragionevoli, sul riscatto. Chi rimane? Bryan Reynolds, piccolo oggetto misterioso arrivato da Dallas nel gennaio 2021, praticamente mai visto con Fonseca, giudicato non (ancora) all'altezza da Mourinho. Due volte in prestito in Belgio, dove si è costruito una discreta credibilità. Pagato quasi 7 milioni, può produrre un piccolo introito magari andando a giocare in Premier League, se non addirittura restando in Jupiler League.
Villar, Perez, Kluivert, Reynolds, Viña, Shomurodov. Non è una lista B, che la Roma varò due anni fa per convogliarci tanti esuberi, sono "soltanto" sei calciatori non semplici da collocare. Forse più facile per Kluivert, Perez e Reynolds, molto complicato per Shomurodov, Viña e Villar, se non in prestito. Con un potenziale incasso da eventuali cessioni che non arriverebbe a 20 milioni complessivi, tanto per restare coi piedi per terra.

In the box - @augustociardi75