31/07/2009 08:36
La chiave La marcatura a uomo di Duarte sul capitano e le maniere forti dei belgi cui larbitro portoghese Gomes Costa concede troppo prima di cambiare registro (dal rigore negato su Taddei a quello concesso su Totti per finire con lespulsione di Thompson sul 2-1) mettono la Roma molle e macchinosa dellinizio nei guai. Ma il capitano è di parola. La scuote, la rialza, la rilancia. Non sarà calcio stellare quello che dalla seconda metà del primo tempo chiude allangolo il Gand, ma è di sostanza. E che a fianco di Totti brilli la stella di Guberti, lunico colpo del mercato giallorosso, sembra un buon viatico.
Roma double face Già, Stefano Guberti, classe 84, neopromosso col Bari, arrivato naturalmente a costo zero, laterale sinistro con licenza di tiro. Ci sa fare, è intraprendente e funziona nel realista 4-4-2 di Spalletti, che sa di dover coprire una Roma imperfetta (De Rossi èmolto indietro) e incompleta. Laltro nuovo è un cavallo di rientro, Okaka. Spalletti ci crede, ma la serie B non sembra averlo aiutato a crescere. Quando entrerà Vucinic sarà altra musica. Come lanno scorso è lunga la lista degli indisponibili: Doni, Cicinho, Juan, Perrotta, Aquilani, Menez e Baptista. Assenze che non possono rappresentare un alibi: la Roma si allena dal 3 luglio, sa che questo è un appuntamento internazionale che non consente distrazioni. E invece la squadra, per buona metà del primo tempo, e cioè fino al gol del Gand, sembra in versione balneare. Lenta, scontata, presuntuosa, distratta. Annotiamo un primo interrogativo, chi mai potrà fare gol in questa squadra votata allautocompiacimento? La risposta la dà Mbaye, il colpo di testa in perfetta solitudine, Mexes e Riise (possibile che Andreolli sia peggio di lui, là in mezzo?) brutte statuine, il cross che arriva da tre quarti campo, mica dal fondo. Poi, il risveglio dallincubo, Totti, la voglia di riscatto di Mexes, sull 1-1 un cambio di Spalletti che piace (Cerci per Taddei), e infine Vucinic, innescato da Pizarro. Per ora può bastare. Ma la Roma veda di non vendere il montenegrino.
Gand ruvido Gioca un 4-3-3 difensivo, nel senso che in fase di non possesso palla la squadra si arrocca dietro con cinque uomini. Funzione tattica decisiva quello del laterale sinistro Thompson, ora terzino, ora mediano e infine assist man, suo il cross per il gol di Mbaye. Squadra modesta, un buon portiere (Jorgacevic) e un po troppa cattiveria: Gomez Costa se ne accorge tardi ma provvede. Un rigore, cinque ammoniti e un espulso. Può bastare.