27/08/2009 09:03
Ufficialmente tutto tace, ma qualche segnale è già stato spedito e pure raccolto.
Peraltro siamo ancora in periodo di vacanza diversi protagonisti si stanno godendo gli ultimi giorni di ferie al mare o in montagna, tutto non può che essere rinviato minimo alla settimana prossima. Anche il dottor Angelini è fuori Roma. Ha saputo solo nel pomeriggio di ieri della reazione alla sua intervista rilasciata due giorni fa. E rimasto piuttosto interdetto, giusto per usare un termine soft. E intenzionato ad andare avanti ma ad una condizione imprescindibile: gli dovrà essere consentito di fare la due diligence, cioè le verifiche sui numeri della Roma, perché, come detto, sarebbe da pazzi fare un investimento di questo genere a scatola chiusa
Cosa che, invece, Vinicio Fioranelli aveva accettato ufficialmente. In questa vicenda, conteranno molto le intenzioni di Unicredit, listituto bancario creditore di circa trecento milioni di euro nei confronti di Italpetroli, controllante la Roma calcio. Per quello che ci risulta in maniera incontrovertibile, la banca diretta dal dottor Profumo è intenzionata ad andare in fondo, non volendo neppure rischiare un ulteriore deprezzamento dellasset Roma causa risultati sportivi, anche se dallaltra parte in questo discorso cè il fattore stadio che darebbe un senso diverso ai numeri sul valore della società giallorossa.
Unicredit sa meglio di chiunque altro il valore della Roma, numeri di Borsa alla mano (ieri il titolo ha perso poco meno del 3%) ed ha già fatto trapelare che quello dato dal dottor Angelini è ritenuto idoneo per iniziare a mettersi intorno a un tavolo per discuterne. I rapporti con la famiglia Sensi, peraltro, devono ritenersi interrotti o giù di lì, come oltretutto in parte aveva ammesso anche la dottoressa Rosella Sensi nel corso della conferenza stampa di Civitavecchia. Anche perché non va mai dimenticato come ci sia un piano di rientro del debito del quale non sono state onorate le prime due rate (scadenza dicembre e luglio scorsi).