La Sensi tra la pressione di Unicredit e Angelini

04/09/2009 09:18

Vero è che la banca non ha dato nessun ultimatum ai Sensi perché è già oltre, sarebbe già pronta a passare alle vie giudiziarie: tutte le carte per far rispettare scadenze non rispettate dalla famiglia Sensi, e per operare un risanamento mai fino in fondo praticato, sono pronte. La novità è che Unicredit non spinge più per la cessione della Roma, ma per quella degli altri assets della famiglia Sensi. In verità appare una strategia visto che As Roma è l’unico vero asset che può garantire liquidità in caso di vendita. Di sicuro Unicredit vede bene – e pare un eufemismo – il passaggio di proprietà.

Sullo sfondo, ma ormai è in primo piano, c’è sempre Francesco Angelini, ormai in stretto contatto con la banca. Anche per questo Rosella Sensi non è contenta, tutt’altro. Ieri era a via Rosellini in Lega, dove è diventata vicepresidente vicario, si è detta dispiaciuta dell’addio di Spalletti (dopo che il giorno prima l’aveva accusato di scendere dalla nave) e ha elogiato la proposta del presidente Uefa Platini sull’equiparazione degli stipendi entro due anni.

Più dispiaciuti però appaiono i tifosi, che dopo le solite scritte sui muri di Trigoria, oggi hanno organizzato una manifestazione di protesta nel pomeriggio proprio davanti al . E’ il loro modo di fare pressing.