10/09/2009 09:20
«Disertate la trasferta di Siena», il vero e proprio appello ai “veri tifosi” lanciato dalla Curva Sud a non seguire la squadra in Toscana, a causa delle modalità, bollate come assurde, con cui l’AsRoma, in accordo con la Questura, obbligherebbe «i tifosi ad un estenuante iter burocratico che nell’arco di tre giorni passa attraverso: 1) schedatura e rilascio del nulla osta da parte della Questura; 2) acquisizione del voucher per salire su pullman direttamente predisposti dall’AsRoma con steward a bordo; 3)acquisto del biglietto presso determinate ricevitorie in accordo con la Questura stessa».
La Curva Sud, quindi, «tiene a precisare, in qualità prima di cittadini, poi di ultras, che non parteciperà alla farsa organizzata dalla società di Trigoria». E’ la nuova forma di contestazione: l’embargo.
DEBITI Sul fronte dei tifosi è un disastro. La squadra non va, almeno per il momento. Il tutto mentre Unicredit bussa alla porta dei Sensi per far rientrare gli oltre 300 milioni di euro di crediti scaduti nei confronti di Italpetroli. Secondo Finanza&Mercati, Rosella Sensi si starebbe dando da fare per evitare quello che sembrerebbe inevitabile, il decreto ingiuntivo. Sfruttando i buoni uffici dell’advisor Mediobanca, la Sensi avrebbe sì elaborato una proposta concreta per ripianare il debito, come richiesto da Profumo, ma per poter discutere di una mediazione con Unicredit. Un’ipotesi di accordo che potrebbe essere presentata da Rosella Sensi già nel week-end, e che conterrebbe una proposta di saldo del debito in due tranche. Un’eventualità che MF-Dow Jones si sente di smentire del tutto. Per l’organo di informazione economica la possibilità di un riscadenzamento del debito per Italpetroli non è all’ordine del giorno e non è un tema che si sta minimamente affrontando. Almeno per quel che riguarda Unicredit. Anzi, in assenza di cambiamenti “sostanziali e significativi”, spiegano le fonti di MF, Unicredit darà seguito alla sua strategia di rientro, ricorrendo anche alle vie legali, per tutelare i propri interessi.
RIANIMAZIONE Intanto il nuovo tecnico giallorosso ha il suo da fare per rianimare una squadra scossa dall’inizio di stagione e dall’esonero di Spalletti. Uno dei crucci ereditati da Ranieri è tra i pali, dove anche la tifoseria ha indicato la prima falla della Roma di questa stagione. Ieri si è rivisto Doni a Trigoria per un breve allenamento insieme ai compagni di squadra. Troppo presto perché sia disponibile. Così, per Siena, Ranieri deve risolvere il rebus, scegliendo tra tre portieri, nessuno dei quali offre garanzie assolute. Artur, sommerso di fischi anche contro il Kosice, Julio Sergio, che all’esordio non ha fatto male ma ha preso tre gol dalla Juve, o Lobont, appena arrivato in giallorosso dopo un brutto infortunio? Il rumeno ieri, parlando alla stampa, ha detto di sentirsi «a disposizione, deciderà il mister con lo staff medico. Sarà una gara difficile» e di non temere il ritorno di Doni: «La concorrenza mi fa migliorare ogni giorno. Non devo togliere il posto a nessuno ». Una buona notizia per Ranieri c’è, però. Totti, che ieri ha saltato l’allenamento con la squadra facendo scattare l’allarme, non ha nessun problema. Il capitano giallorosso si è sottoposto ieri ad un test per valutare la forza e la potenza degli arti inferiori. In particolare della gamba destra, dopo la lesione riportata lo scorso anno a Catania. Il test, servirà per programmare un lavoro individuale nei prossimi giorni. A Siena, almeno lui ci sarà.