25/10/2009 10:10
Interrogativi che non possono non andare a sfociare in un ulteriore interrogativo: Cicinho fa ancora parte del futuro di questa Roma che, oltretutto, dal mercato ha più bisogno di incassare che possibilità di spendere? Interrogativo legittimato anche da un paio di telefonate, la settimana scorsa, da parte di un dirigente della Roma allo stesso procuratore per una convocazione a Trigoria per una chiacchierata, incontro che non cè stato solo perché il procuratore brasiliano non era in Italia in quei giorni.
Ma lincontro, però, ci sarà presto. Molto presto, probabilmente già domani pomeriggio a Trigoria, alla presenza anche del calciatore. Non ci saranno pugni sul tavolo, ma solo la neccesità di capire meglio quali siano i progetti della Roma sul giocatore, fermo da oltre sette mesi, conseguenza della rottura del crociato del ginocchio con inevitabile intervento chirurgico. Ci dovrà essere chiarezza da entrambe le parti, capire se ci sono i presupposti per continua insieme, oppure se al contrario ci sarà bisogno di trovare una nuova squadra per il giocatore. Cicinho con la Roma ha un contratto importante che andrà in scadenza il trenta giugno del 2012, la Roma ha un totale margine di manovra sul cartellino del brasiliano, confermato peraltro lestate scorsa quando si materializzarono alcune voci (e nulla più) di un interessamento del Barcellona per il giocatore, voci che a Trigoria non furono respinte al mittente perché nel caso il Barca si fosse presentato, la trattativa ci sarebbe stata e pure approfondita.
Sia Roma che Cicinho, peraltro, sanno bene come un eventuale divorzio, dipenderà, per il prezzo del cartellino, dalla possibilità di rivedere il giocatore in campo su buoni livelli, altrimenti tenerlo fermo fino a gennaio vorrebbe dire azzerare o quasi il costo del cartellino, considerando anche che lingaggio del brasiliano è di quelli che si possono permettere poche squadre. E quelle squadre a scatola chiusa è difficile che acquistino.