La Roma 'schiaccia' per Montali

21/10/2009 10:41

Affare fatto? Manco a dirlo, De Laurentiis ne dà annuncio in diretta nazionale, ma al momento del nero su bianco, l'ex dell'Italvolley scopre la verità : niente rappresentanza del , autorità limitata, contratto-gabbia di cinque anni, coi primi otto mesi in prova, rescindibile solo pagando una penale da un milione di euro, diritti di immagine ad appannaggio di De Laurentiis. Il presidente del ha offerto un'altra versione, giustificando il mancato accordo con l'impossibilità tecnica di tesserare Montali, inizialmente, per il ruolo concordato.

Ne ha approfittato la Roma: Rosella Sensi, accompagnata da Cristina Mazzoleni, responsabile amministrativo del club, e dal consulente Enrico Bendoni, il primo ottobre aveva incontrato l'ex à di pallavolo, che per presenziare all'appuntamento aveva disertato la trasferta juventina di a Monaco di Baviera. Ma in quei giorni il sembrava nettamente in vantaggio. Montali, che da allenatore ha lavorato anche nella capitale, vincendo lo scudetto con la Piaggio Roma nel 1999-2000, è esperto di gestione delle risorse umane e presta la sua consulenza a numerose aziende. La Sensi, resasi conto del tramonto della trattat iva col , ha intensificato i contatti, mai interrotti.

Sabato sera Montali era a casa a vedere -, tutt'altro che deciso a smentire la trattativa con la Roma, sereno nel vedere la squadra viola, per cui fa il tifo, giocare bene contro la 'sua' ex . A lui il compito di ristrutturare la Roma a livello dirigenziale, con possibilità di 'invasione' di campo, potendo entrare a contatto coi calciatori e lo staff di Ranieri, che ha conosciuto a Torino. La benedizione per la crescita professionale di Montali, arriva da Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente bianconero: 'Ha i mezzi per fare bene iniziando una nuova avventura professionale, l'esperienza non gli manca, è un uomo di sport ma anche un manager in ascesa'.

Curiosità: a Roma, sponda Lazio, nel 1998 lavorò come un altro ex della Nazionale di volley, Julio Velasco, che firmò un quadriennale, salvo rescindere dopo una sola stagione in quanto si sentiva escluso dalle scelte che effettuava Cragnotti in prima persona.