30/10/2009 10:03
Che fare? Ci vorrebbe almeno un altro attaccante vero, ma la società ha pensato invece di assumere un altro dirigente. E per la verità l'ha scelto tra i migliori in circolazione, come era già successo per Ranieri. Niente da dire, insomma, circa il valore di Montali, che sa di sport (quello vincente) e di risorse umane ( da gestire e da valorizzare) ciò che pochi altri, tra quanti azzardano la sua professione, conoscono altrettanto bene. Ma per essere utilizzato al massimo dovrebbe avere quei poteri che, se gli fossero stati concessi, gli avrebbero fatto già stabilire che al momento non è certo lo staff dirigenziale il punto debole della Roma, ma una rosa di prima squadra che andava da tempo rinvigorita da uomini di classe, prima di dover rischiare di spedire al macero anche i giocatori di valore che sono rimasti a lottare in condizioni di crescenti difficoltà. Ma mentre una valanga di sconfitte sta franando addosso alla squadra, ecco il provvido cane di S. Bernardo offertoci dalla Roma: Montali.
Montali farà quel che potrà per salvare la propria faccia e l'anima, ma lo abbiamo intravisto impacciato sugli spalti di Udine. Come il confessore che conosce i segreti più scoraggianti del peccatore, che si rimette a lui contrito e ?ubriaco. In definitiva dobbiamo essere persino grati ai giocatori della Roma che, impegnandosi senza successo, ci hanno commosso profondamente senza però spremerci una sola lacrima. Un tempo la Roma sapeva vincere e divertire. Le squadre che proprio non riescono a divertire i propri tifosi, devono almeno essere capaci di vincere. Alle partite di calcio la gente chiede comprensione per i suoi guai. Insomma, fateci pensare ad altro, per favore. Inventatevi quel che vi pare: dateci un gol fatto con la schiena o un tiro finito in rete per sbaglio e andremo sempre d'accordo. Anche quel poco di morale che ci aiuta a vivere lo pretendiamo ormai solo dallo sport. Negli stadi vogliamo vedere trionfare la giustizia e sprofondare l'iniquità, premiare il Buono e punire il Cattivo. La vita quotidiana è così affidata al peggio che speriamo sempre che il calcio ci indichi invece una strada diversa. La Roma sembra non sappia indicarcela più.