13/10/2009 09:19
Orfano di Spalletti, lallenatore che è riuscito ad ottenere il meglio dal tolosano testaccino, Mexes si è dissolto. Firmò a Siena il primo successo dellera Ranieri, riequilibrando la situazione dopo aver ballato il tango con Maccarone. Mexes danzò e Maccarone segnò. Il francese, simbolo di una difesa sgangherata, la peggiore del campionato con 13 al gol passivo, è scivolato in panchina. Brutto posto, per un calciatore. Ranieri non ha abbandonato Mexes al suo destino. Gli ha fatto capire che conta ancora su di lui, che è sempre un giocatore importante. Glielha fatto capire alla sua maniera, Ranieri: urla, richiami, sollecitazioni continue durante gli allenamenti. Perché, come pensano tutti, è un peccato che un talento come quello del francese debba perdersi nelle nebbie di una maturità ancora inespressa.
Doni Mexes, ma poi anche Cassetti, e poi Taddei, e chissà che non ci scappi una maglia persino per Menez: Totti non sta bene, Vucinic non scoppia di salute e allora ecco che il francese ha qualche chance di giocare. La Roma si rimette oggi al lavoro, con una doppia seduta. Doppio lavoro anche domani: allenamento mattutino per i titolari, amichevole serale (20.30) con lAnziolavinio. Lorario insolito ha una spiegazione: Ranieri vuole vedere come se la cava Doni con la luce dei riflettori. Per la maglia da portiere ballano in tre, per Milano: Doni, Artur e Lobont. Ranieri ci penserà fino a domenica: scelta difficile.