Chi li ha visti i giovani di Ranieri?

03/11/2009 10:50



Per esempio penserò io in prima persona a far crescere Okaka e Cerci lo vedo sicuramente più maturo». Cambiato allenatore sembrava essere avviato tutto sulla stessa via anzi di più, con l’aggiunta di un Andreolli ormai abile e arruolato. Questi giocatori hanno avuto autentici lampi di gloria in questa gestione e poi per diverse cause, pare rimasto il solo Andreolli a rientrare nel giro buono. «I giovani devono essere utilizzati al momento giusto», disse in una conferenza stampa il tecnico di San Saba, lui che alla prima panchina romanista a Siena li lasciò fuori tutti e tre.

CERCI - Il primo gol, l’annuncio «Giocherà». Invece no

ALESSIO CERCI è quello dalla storia più particolare e sicuramente quello dall’esperienza maggiore visto

che la serie A lo ha visto esordire a soli 16 anni. Fu Fabio Capello a chiamarlo dalla panchina in una sfida

contro la Samp nel 2004. E pensare che sfiorò anche il gol in quella occasione, ma poi cominciò il valzer

dei prestiti: Brescia, Pisa e poi Atalanta con in mezzo una operazione al menisco. Poi, quest’anno, finalmente, il ritorno alla base, alla Roma dove il 27 agosto si toglie anche la soddisfazione della prima rete ufficiale segnando il momentaneo 4-0 nella sfida di Europa League contro il Kosice (7-1). A parte che stavano per

riaprirsi le soglie del prestito, stavolta a un Bari che lo chiedeva a gran voce, poi invece il cambio di allenatore e la permanenza nella capitale dove finora ha collezionato un buon numero di presenze (nove), anzi, contro il era alla sua seconda maglia da titolare consecutiva a tre giorni dalla sfida europea contro il Cska Sofia e quindi sembrava proprio che quel periodo passato alternativamente in panchina o in tribuna fosse passato e che la fiducia del nuovo tecnico fosse cosa ormai acquisita. Invece: «Cerci giocherà quasi sicuramente».


Parole di Ranieri prima del match contro il di domenica scora. Ma è stato un tentativo, riuscito, di depistare cronisti e avversari perché Cerci non ha mai giocato quel match nonostante stesse bene.

OKAKA - Dopo un tempo a Londra anche Pit lo ha sorpassato

CONTRO IL Cerci è rimasto seduto in panchina, esattamente come Okaka e i due hanno anche diverse cose in comune. Anche Stefano Okaka ha esordito giovanissimo in serie A con la maglia della Roma e, guarda caso, anche lui in una sfida contro la Samp, ma nel 2005, ovvero un anno dopo. Poi hanno in  comune che finora, nelle presenze collezionate in giallorosso hanno segnato gol solamente in Europa League e poi? E poi il fatto che dopo un inizio brillante nella mente del tecnico, adesso devono accontentarsi di fare solamente numero nella lista dei convocati. Okaka ha collezionato 4 presenze in Europa ed è andato in rete nella goleada al Gent e contro il Cska Sofia. Tre volte, invece, presente in campionato. Va bene che è giovane, ma se viene considerata la penuria di attaccanti degli ultimi due mesi, con out, Baptista fuori e poi a mezzo servizio, Vucinic non proprio al meglio e, se vogliamo infilare anche Menez a corrente alternata, la

scelta di lasciare spesso in panca, o utilizzare con il contagocce il giovane e scalpitante Stefano appare non delle migliori, anche se poi ogni allenatore ha, come si diceva all’inizio, le proprie correnti di pensiero, sensazioni del momento, fisse o metodi. Poi però nessuno si scontenti se questi "ragazzini" alzano la testa e decidono di andare a giocare altrove visto che così tanto "ragazzini" ormai non sono.

ANDREOLLI - Voleva andarsene via Poi ha fatto la magia

MARCO ANDREOLLI è quello che del trio in questo momento sta meglio. Il difensore si è guadagnato il titolo di uomo della provvidenza dopo che ha salvato la Roma da una sconfitta contro il Fulham a Londra in Europa  League. Un uno a uno agguantato con la grinta di un attaccante e soprattutto un risultato ripreso per i capelli. Era il suo primo gol in giallorosso, roba da incorniciare, una rete siglata alla sua sesta presenza in  giallorosso di cui due in campionato e quattro in coppa. Un buon viatico per essere tenuto più in considerazione, ma poi basta complice qualche piccolo acciacco anche se per lui non si tratta di una vera e proprio messa in congelatore visto che contro il ha giocato tutto il secondo tempo. Adesso la volontà del giocatore è quella di restare alla Roma e mettersi a disposizione anche se in estate non la pensava così, con il Bari che bussava alla porta giallorossa per averlo, ma senza ottenere risposta. Andreolli arrivò alla Roma in comproprietà nell’estate del 2007 nell’ambito dell’affare Chivu-Inter. In quella stagione a causa di un

infortunio alla schiena non colleziona presenze e viene mandato prima a Vicenza e poi a Sassuolo dove ha avuto la continuità di 28 presenze ed una rete.