08/11/2009 10:40
Totti a Milano Riise sbarca al Meazza sulla scia di una settimana positiva. Giovedì ha segnato al Fulham, nel tormentato 2-1 che ha rilanciato la Roma nel girone E di Europa League. Dopo il gol, con una sassata di sinistro, il pubblico ha invocato più volte il suo nome. In una stagione difficile, Riise è uno dei pochi a non essere stato coinvolto nelle contestazioni. Riise non ha il piede di velluto, non è un fuoriclasse, non è perfetto nelle chiusure difensive, ma guida sempre il gruppo in allenamento, dà il meglio di sé in partita ed è un professionista esemplare. Undici Riise in una squadra possono spaccare il mondo. E lo crede anche capitan Totti, che oggi sarà a Milano, visto che domani è atteso (insieme a dei compagni) per girare un spot Sky. Sarà al Meazza a tifare.
La stagione Ma torniamo a Riise, che non era partito bene. In estate. Spalletti lo aveva fatto fuori a Genova e il norvegese aveva accusato il colpo. Ranieri lo mandò in panchina a Siena, nella prima partita del nuovo corso, ma proprio linserimento del norvegese permise allallenatore di San Saba di vincere la gara. Unaltra sassata su punizione consegnò alla Roma il 2-1. Riise è un uomo vero. Gli avversari lo rispettano e gli amici lo adorano. È un giocatore corretto e leale.
Il carattere È uno che ti dice in faccia quello che pensa, non è un ruffiano, non fa lincantatore di serpenti: si allena, gioca e sparisce. La sua storia di calciatore cominciò ad Hessa, in un campetto sormontato da una montagna, Sukkertoppen, a 10 km dalla sua Alesund. Da Sukkertoppen al Meazza: bastano partenza ed arrivo per capire questa storia.
Il norvegese è uno dei pochi risparmiati dalla contestazione. La sua storia cominciò in un campetto sotto una montagna