01/11/2009 11:32
I dubbi non è che non ci siano più, ma certo sono meno amletici di ventiquattro ore prima. I giocatori che non si sapeva se sarebbero stati a disposizione per questa sfida contro il Bologna, hanno risposto tutti presente, a eccezione di Burdisso perché, sempre a scopo precauzionale, si è deciso di non rischiare a fronte di un affaticamento dei muscoli del polpacci con cui, ci dicono, è sempre meglio essere prudenti che sfacciati.
Gli altri ci sono: da Marco Motta a John Arne Riise che consentiranno a Ranieri di mettere in campo due esterni bassi di ruolo (ci sarebbe Cicinho ma il brasiliano non ha certo i novanta minuti nelle gambe); da Doni a Pizarro, con il portiere titolare che dovrebbe essere confermato e il cileno a cui saranno affidati i compiti di De Rossi, regista a tutto campo della squadra con Brighi che probabilmente avrà più libertà di percorrere i sentieri della metà campo avversaria; da Menez a Baptista, cioè i due attaccanti che si giocheranno il posto al fianco del riconfermato Vucinic, con il primo che sembra favorito perché se non altro il brasiliano, parola del tecnico, non potrebbe garantire tutta la partita, insomma sarebbe un cambio obbligatorio.
Toccherà quindi probabilmente al francese cercare di dare una mano a Vucinic, sprofondato in una crisi che non dovrebbe essere sua, alla ricerca di un gol per tornare a essere lattaccante che nella passata stagione (17 reti complessive) aveva dimostrato di poter essere un valore in più. Con Mexes e Juan centrali difensivi, il dubbio che resterebbe a Ranieri è quello di scegliere il secondo esterno alto del suo quattro-quattro-due, Perrotta è uno, Guberti e il ricomparso Cerci si contenderanno laltra fascia, sinistra se toccherà a Guberti, destra se il prescelto sarà il giovane di Valmontone cresciuto nel settore giovanile giallorosso.
In ogni caso chiunque andrà in campo avrà un solo verbo in testa: vincere.