30/11/2009 09:12
Ranieri, del resto, non si vergogna a dire che in questo momento contano i punti più di ogni altra cosa e quindi si tiene stretto il risultato di Bergamo, con qualche sofferenza nel finale e comunque in assoluto meritato. Per centrare la seconda vittoria esterna in campionato, conferma il modulo e presenta due novità, rispetto alla gara con il Bari, entrambe in difesa, guarda caso sul lato destro dove il reparto aveva ballato: escono Burdisso e Andreolli, questultimo finito in tribuna, rispettivamente per Motta e Juan che torna titolare. Nonostante i due ingressi, il vantaggio dellAtalanta arriva, e anche presto, proprio su quella fascia: sulla verticalizzazione di Guarente, Motta è completamente fuori posizione, troppo alto rispetto alla linea difensiva, Mexes fa un passo di troppo e si ritrova tagliato fuori, Juan, arrivando dal centro sinistra, è morbido quando affronta Ceravolo, bravo ad inserirsi, a saltare il brasiliano accentrandosi e a piazzare di destro nellangolo lontano al tredicesimo.
Prima e dopo, è la Roma a fare la partita. Cosa non semplice, perché il 4-4-2 di Conte è compatto davanti al portiere Consigli, con dieci giocatori spesso nella propria metà campo, e anche abbastanza aggressivo su Pizarro e Brighi, chiamati a far girare il pallone. Il cileno non si tira indietro e insiste nel dare un senso alla manovra giallorossa. Il primo pallone è doro: lancio centrale per il contropiede di Vucinic, al nono. Stop e destro ribattuto da Consigli. La Roma, qualche minuto più tardi, si ritrova sotto di un gol. Ha, però, la lucidità di continuare a gestire la gara come se non fosse accaduto niente, mantenendo liniziativa. Ranieri a metà tempo cambia posizione a Menez, spostando il francese a destra e chiedendo a Perrotta di fare il trequartista. LAtalanta, così ermetica, è da attaccare sulle fasce, nelluno contro uno. La mossa pagherà nella ripresa, anche perché da incursore Perrotta si trova che è una meraviglia. Su punizione di Pizarro, Juan alza di testa sopra la traversa. I giallorossi annusano il pari e prima dellintervallo, ancora dal piede del cileno, da corner, parte la parabola per il colpo di testa di Vucinic che, saltando dietro a Bellini, prende in controtempo Consigli e firma l 1 a 1.
Vucinic, dopo lerrore sullo zero a zero, diventa lattaccante più presente, nella finalizzazione e anche nelle giocate per i compagni. Menez si occupa del lavoro sporco in fase di non possesso palla, Totti non conclude ma fa salire la squadra, tenendo palla e conquistando diverse punizioni. Su rinvio corto, di testa, di Consigli, Vucinic ha sul destro la palla del sorpasso: palombella a porta vuota da fuori area che si spegne però sul fondo. Sempre da destra, su apertura precisa di Totti, Vucinic pennella lassist vincente: Perrotta rientra dal fuorigioco e sorprende Pellegrino toccando in porta di testa. E il diciannovesimo, da pochi minuti cè in campo Taddei per Menez. Prima della mezzora, fuori anche Perrotta e dentro Baptista. Ranieri pensa al Basilea e al derby, ma i brasiliani aiutano poco. LAtalanta conquista campo e nellassalto finale Julio Sergio per due volte blocca le conclusioni di Doni, entrato per il deludente Acquafresca. Ecco Burdisso per Motta in soccorso della difesa. Tiribocchi va giù in area, sfiorato da Juan: proteste, ma Tagliavento non interviene. Totti va al tiro al quarantacinquesimo: Consigli respinge. Julio Sergio vola su botta di Pellegrino nel recupero, prima di festeggiare sotto la pioggia.