Totti Boom

23/11/2009 10:36

La chiave Non solo Supertotti, ma il tridente. , Vucinic e Menez avevano giocato insieme solo i 19 minuti finali del match perso con la , ultima partita della gestione Spalletti. Ranieri battezza il tridente dentro a un nel quale Menez gioca alle spalle di e Vucinic largo a sinistra, ed è un successone. La difesa meno battuta del campionato (continua a esserlo) ne esce con le ossa rotte perché Vucinic parte fortissimo, asfalta Masiello, centra un palo e ruba all’ingenuo Ranocchia il pallone che costringe Gillet al rigore (non chiarissimo). Poi è show, ma sempre dentro una cifra tecnica super di tutto il reparto. La partita dopo mezzora è finita, la Roma si astiene e per il Bari fioccheranno le palle-gol: 4 parate importanti di Julio Sergio e la traversa di Almiron, prima del meritato gol diviso tra Andreolli e Ranocchia.

Roma Ranieri è privo di e Juan. Tridente davanti ma anche difesa iperprotetta dietro, con Burdisso (obiettivo Langella) e Andreolli centrale a fianco di Mexes. Il sacrificato è Motta. Le palle gol dalle parti di Julio Sergio arriveranno ugualmente ma la formula a trazione anteriore che profuma molto di Milan leonardiano, funziona.



Bari Le occasioni si materializzano dalle corsie laterali anche nella prima terribile mezzora, ma ci sono Julio Sergio e un troppo prodigo Barreto. Per il Bari miglior difesa ma quart’ultimo attacco (solo Lazio, Livorno e Siena hanno segnato meno): su questo Ventura, che nella ripresa giocherà il tutto per tutto con un insolito 4-2-4 (con Barreto i sopraggiunti Meggiorini, Kamata e Koman), dovrà lavorarci molto. Il gioco non glimanca di sicuro. Gli uomini, chissà.