13/12/2009 11:07
OCCASIONE - Taddei, stasera, a Marassi, ricomincia ancora da Damato direttore di gara, Menez è a casa perché squalificato, Ranieri a meno di clamorose sorprese si affiderà di nuovo al brasiliano per un più rigoroso quattro-quattro-due che, in ogni caso, rimane il modulo di riferimento dellallenatore romanista. Ieri, nella consueta conferenza stampa della vigilia, Ranieri ha avuto parole dolcissime nei confronti dellesterno che da cinque stagioni indossa la maglia della Roma e che ancora non sa se ci sarà anche un sesto anno visto che il prossimo trenta giugno il suo contratto si esaurirà naturalmente.
Il brasiliano nei prossimi mesi si giocherà il suo eventuale futuro in maglia giallorossa. A Trigoria è apprezzato da tutti, ma adesso cè bisogno che Taddei torni a essere il vero Taddei, quello che soprattutto nelle sue prime due stagioni romaniste, si era dimostrato un giocatore chiave nel meccanismo spallettiano. Da un paio di stagioni, al contrario, lesterno arrivato a parametro zero dal Siena, complici una serie di infortuni con tanto di ricadute, non è più riuscito a dare quella continuità di rendimento che in precedenza era stata una delle sue qualità migliori.
LORGOGLIO - E vero, Ranieri da qualche settimana ha dato fiducia e forza alla Roma con tre punte, cioè Totti con alle spalle Vucinic e Menez che devono garantire anche un certo lavoro di copertura, ma Taddei stasera a Genova ha la possibilità di rimettere in discussione le scelte del tecnico. Marassi, tra laltro, questanno lo ha visto già protagonista, lunico gol segnato dal brasiliano in questo campionato è andato in scena alla prima giornata, cera ancora Spalletti, Taddei realizzò il momentaneo uno a uno contro il Genoa.
IL RILANCIO - Modulo o non modulo, comunque, questa Roma ha bisogno che Taddei torni a essere il giocatore applaudito e apprezzato delle sue prime stagioni giallorosse. Se non altro per garantire a Ranieri una rosa di titolari superiore agli undici canonici. Per il brasiliano Genova può essere un nuovo inizio. Anche da un punto di vista comportamentale perché quellespulsione di Udine non dà ragione a quei comportamenti giusti tanto cari a Spalletti. E pure a Ranieri.