Panucci: " Volevo restare, Rosella non mi rispose"

17/12/2009 10:49

Nella conferenza stampa di auguri natalizi indetta dal presidente della società emiliana Tommaso Ghirardi, il difensore ha parlato dei suoi sentimenti verso la Roma: «E’ la società che amo. Fino a sette mesi fa non avrei mai voluto giocare questa partita, Roma è la à della mia vita. Ho passato nove anni fantastici e sono legatoa tutti. Però ora sono al Parma e da calciatore non mi piace perdere».

Tanti i ricordi positivi del bomber dei difensori: «Troverò tutto il mio mondo, anche i magazzinieri che mi lucidavano gli scarpini. E poi ritroverò una tifoseria che amo e rispetto».

Nella trasferta di però arrivò lo screzio con Spalletti che decretò la fine della sua storia romanista: «Lì si è rotto il giocattolo. Direi di nuovo tutto ciò che ho detto, compreso il chiarimento con l’allenatore. Stavolta però accetterei la panchina. Provai a parlare con Rosella, la chiamai ma non rispose. Non richiamai e li finì tutto».

Panucci si giocò anche l’opportunità di un futuro da dirigente: «Ne parlavamo con la società», ma ora ha deciso: «Gioco un altro anno, poi in aprile vedrò». Ad oggi una carriera terminata per il difensore con 375 presenze e 34 gol in A c’è, quella con la Nazionale: «Capitolo chiuso, anche se a fine campionato mi chiamassero sarò dall’altra parte del mondo. Andarci con Capello? Non me lo danno il passaporto inglese».