Roma, difesa blindata e tante rimonte: "E' l'anti Inter"

23/12/2009 11:06



Le voci Un esempio? Arrigo Sacchi. Commento di ieri a pagina 2 della 'Gazzetta'. Titolo: «L’anti-Inter sarà la Roma». Scrive l’ex ct della Nazionale: «La Roma dimenticata da molti è partita male, poi con l’avvento di Ranieri è riuscita a ritrovare motivazioni e spirito di squadra. Se queste componenti rimarranno, potrebbe essere l’avversario più temibile dei nerazzurri». Un altro esempio? Davide Ballardini. L’altra sera, dopo la sconfitta in casa dell’Inter, l’allenatore della Lazio ha detto: «L’avversario numero uno dell’Inter è la Roma. Ha una rosa composta da giocatori di grande qualità». Ballardini l’ha detto due volte, tanto per ribadire il concetto. Finito? Macché. Mourinho l’aveva sentenziato in tempi non sospetti, quando i giallorossi erano ancora ben lontani dalla zona-: «La Roma è la squadra che temo di più».



I numeri Deliri natalizi, buonismo di fine d’anno o c’è del vero? I numeri sono eloquenti. Con Ranieri, la Roma ha conquistato 28 punti in 17 partite: solo l’Inter ha fatto meglio. Nelle ultime sette gare di campionato, la Roma ha ottenuto 17 punti: nessuna squadra ha avuto un percorso migliore. La Roma ha rimontato 9 volte un risultato sfavorevole: un segnale di carattere. Da 347 minuti la Roma dimensione porte aperte non incassa gol: se al conto aggiungiamo i 90 minuti di Sofia si arriva a quota 437. Qui, con la difesa più solida, si è chiuso per ora il cerchio di Ranieri. In quest’ottica, anche l’operazione alla mano di Burdisso, ieri notte a Buenos Aires, si può accettare con il sorriso. «Segnare per questa squadra non sarà mai un problema. Bisogna invece migliorare in difesa. Dobbiamo lavorare molto», disse ad ottobre l’allenatore di San Saba. Dopo 122 giorni, l’impresa è riuscita. Una squadra che perde poco, rimonta tanto, segna con regolarità— ben 16 i marcatori stagionali, compreso il giovane Scardina— e ha la difesa solida, può puntare a qualsiasi traguardo. Lottare per lo scudetto, visto il ritardo rispetto all’Inter— meno 11— è impossibile, ma forse, come diceva Ranieri quando la zona era una chimera, si può andare oltre il quarto posto. «Io non mi pongo limiti. Voglio arrivare più in alto possibile». Ha ragione lui, il sor Claudio.