Rombo di Toni

28/12/2009 09:23

Oggi il suo manager contatterà i dirigenti del Bayern per anticipare, il più possibile, l’incontro a Monaco per siglare l’addio dal club bavarese: l’appuntamento ci dovrebbe essere mercoledì mattina. Quasi sicuramente senza il giocatore. Perché Toni punta a non rispondere alla convocazione del 2 gennaio, data della ripresa degli allenamenti fissata da Van Gaal, affidando la questione al suo manager. Luca ha fretta :vuole arrivare qui venerdì, per sottoporsi al mattino alle visite mediche e per presentarsi nel pomeriggio ai nuovi tifosi al Flaminio nell’amichevole con la Cisco.

La società giallorossa aspetta in giornata di conoscere gli spostamenti di procuratore ec alciatore, forte dell’accordo verbale con il centravanti e anche di quello con i dirigenti tedeschi. A metà della settimama scorsa, la telefonata di Rosella Sensi con Karl Heinz Rummenigge per siglare l’intesa definitiva: la punta in prestito al club giallorosso sino a fine stagione, con ingaggio di 1 milione e 800 mila (più i premi a obiettivo: vittoria in Europa League, in Coppa Italia e piazzamento in zona ). L’arrivo di Toni, benedetto da con largo anticipo, non cambierà l’assetto della Roma di Ranieri. Sarà l’uomo in più per la scalata alla vetta della classifica e comunque per tornare in . L’assetto resterà il 4-4-2, sistema di gioco preferito dal tecnico di San Saba, con tutte le varianti viste in questi mesi. Tra tutte, la più gettonata sembra essere il rombo di Toni.

Comunque,analizziamo le soluzioni possibili, con e senza il nuovo centravanti. I 4 campioni del mondo. E’ la formula più blasonata e anche la più collaudata. Con , Perrotta, e Toni, gli azzurri che alzarono la coppa del mondo a Berlino il 9 luglio 2006. Il rombo a centrocampo, proprio come nell’ultima gara dell’anno contro il Parma, e due punte davanti. E’ chiaro che sarebbero molti gli esclusi eccellenti: da Vucinic a Menez, da Baptista a uno tra Taddei e Brighi. Di sicuro non mancherebbe l’equilibrio di squadra e la compattezza tra i reparti. All’attacco con tre linee. E’ il 4-4-2 classico, ma con un’impostazione offensiva.

Davanti sempre e Toni che, però, avrebbero la collaborazione di Vucinic, schierato a sinistra. Il montenegrino avrebbe un ruolo simile a quello di Nedved nella di Ranieri. Cioè partirebbe largo per poi accentrarsi e andare a concludere in mezzo al campo o direttamente in area di rigore, sfruttando gli spazi creati dalleduepunte. Per non sbilanciare la squadra, Ranieri all’occorrenza potrebbe utilizzare Burdisso da e Perrotta sulla stessa f scia dell’argentino. Questa formula può coinvolgere pure Menez, ovviamente da esterno al posto di Vucinic,ma sul lato opposto. Come con Spalletti. E’ la soluzione che non richiede la presenza, almeno inizialmente, di Toni.

Il è composto, quasi sempre, dai giocatori della gestione precedente, quelli che conoscono meglio i movimenti, soprattutto nella fase di possesso palla. Ovviamente avrebbero più spazio giocatori come Taddei, Brighi e Menez, utilizzabili in più ruoli del rombo offensivo. Toni, in questo caso, diventerebbe il cambio per da centravanti e in alcune circostanze il capitano, con il nuovo arrivato in campo, potrebbe arretrare alle sue spalle da trequartista.