29/01/2010 09:04
Ma era guarito? Qualora ce ne fosse stato bisogno, questo era il piano. Se Toni non si fosse fatto male al polpaccio (ieri sul suo sito si faceva riferimento al ginocchio, poi è stato corretto). Sabato, nella migliore delle ipotesi Totti non aveva più di mezzora nelle gambe. Limpegno prolungato non lo ha solo affaticato, ha provocato una nuova infiammazione al tendine del ginocchio destro, anzi il riacutizzarsi della vecchia, che si considerava scongiurata, e invece al primo vero sforzo si è riproposta. E qui sta il dubbio che genera angoscia: il tendine si è infiammato solo perché Totti ha giocato più del dovuto? Perché è tornato in campo con tre giorni danticipo (era previsto che rientrasse il martedì contro il Catania)? O perché il problema non era ancora risolto? Eppure, il recupero era stato più lungo del previsto proprio per consentirgli di completare la riatletizzazione e tornare allattività agonistica senza il minimo rischio di ricadute. Ora, invece, salterà il Siena e probabilmente anche lUdinese in Coppa.
Fragile Interrogativi leciti. Come lecito è chiedersi se esista ormai una certa fragilità che non consente a Totti di giocare con continuità e se questa fragilità sia per la Roma un peso sostenibile, cioè se la squadra si possa permettere di giocare senza Totti in 13-15 gare di campionato (la media delle ultime tre stagioni è questa). Dubbi legittimi e oltretutto non nuovi. In fondo, Toni è stato ingaggiato anche per consentire a Totti di respirare e alla Roma di non rimetterci troppo. Lui stesso ammette di dover dosare le energie. «Con tutti gli impegni che abbiamo ha detto sempre al Corsport , devo gestirmi per ottenere i migliori risultati».
Il migliore Inutile qui ritirare fuori il discorso sullopportunità del rinnovo del contratto fino a 38 anni, a cinque milioni a stagione. Quello che a qualcuno è apparso folle, a moltissimi altri è sembrato un atto dovuto, un segno di gratitudine per quello che Totti ha fatto e continua a fare ogni volta che riesce a scendere in campo. Numeri irraggiungibili per chiunque altro verrà dopo di lui. Le statistiche di questa stagione lo confermano: 10 gol in 13 partite di campionato, già venti reti stagionali, di gran lunga il capocannoniere della squadra. Per questo, non per altro, rinunciare a Totti resta un sacrificio enorme. Anche quando in campo cè Toni. Assente pure Luca, per il prossimo mese. La prima vera emergenza dellera Ranieri.