28/01/2010 09:25
Quel colpo di testa alla moviola in pieno recupero, che sembrava non entrare mai in porta ma poi ha dato alla Juventus il cazzotto del kappaò, ha trasformato il ragazzone coi capelli rossi in uno dei calciatori preferiti della Curva Sud. Basti pensare ai cori dincitamento che martedì
sera, in occasione della partita di Coppa Italia
col Catania, lOlimpico ha dedicato al ventinovenne
di Aalesund.
«Il coro che mi fanno - ha raccontato ieri a Centro Suono Sport - mi piace moltissimo. Il gol alla Juventus è importante per me, è vero. Ma lo è soprattutto per la Roma. E una stagione molto importante, io voglio sempre vincere le partite. Il nostro obiettivo rimane sempre quello di ottenere un posto nella Champions League del prossimo anno. Sono abituato a guardare sempre avanti. Per questa stagione, in ogni caso, voglio conquistare il secondo posto in campionato. Il nostro obiettivo è vincere sempre, questanno vorrei la Coppa Italia e lEuropa League. Gioco sempre al massimo, anche martedì col Catania ho dato tutto quello che avevo dentro. Sono molto molto stanco, però mi piace stare così».
In effetti, lasciando lOlimpico dopo la sfida di Coppa Italia, Thunderbolt camminava un po a fatica. Nulla di serio, in ogni caso, solo la normale fatica di chi ha affrontato due partite impegnative in appena quattro giorni. Quanto alle sue capacità in fase realizzativa, il numero 17 non ha dubbi: «Di gol mi piacerebbe farne sempre di più, ogni volta che mi propongo in avanti ci provo sempre volentieri. Quanto al ruolo però mi piace fare il difensore, con il gioco di Ranieri a fare il terzino sinistro mi trovo benissimo. Lala sinistra? Per il momento no».
Sin qui, tra gli uomini del reparto arretrato, Riise è quello che è sceso in campo con maggiore continuità: «In allenamento lavoriamo molto sulla difesa, mi piace allenarmi così. Se un giocatore non si allena bene durante la settimana, Ranieri la domenica non lo fa giocare. Sono stanco, ma recupero bene».
Dalla Roma si sposta poi sul Liverpool, dove ha giocato sette stagioni: «Lì non tornerei mai. Roma è più bella di Liverpool come squadra e come città. Anche per i suoi tifosi. Ai quali dico grazie. Voglio rimanere tanti anni qui. Benitez allenatore della Juventus il prossimo anno? E un grande allenatore e un grande uomo, se andrà ad allenare i bianconeri farà bene».
Quanto al suo ex compagno Aquilani, che ha fatto il percorso inverso accasandosi al club di Anfield Road, il norvegese raccomanda pazienza: «Sta incontrando le mie stesse difficoltà dello scorso anno. E un grande calciatore e un grande amico. Bisogna aspettarlo, dargli un po di tempo».
Chiusura su Totti («E un grande campione, non ci sono parole») e sul fratellino Bjorn Helge, di tre anni più giovane, che gioca nel Fulham: «Corre come me, magari venisse alla Roma».