08/01/2010 10:09
Marcio è nato a Guarabira, ma calcisticamente è cresciuto nella Juventude, la stessa squadra dalla quale sono arrivati Doni e Julio Sergio, dove si incrociarono nel 2005 quando però Azevedo aveva solo 19 anni. Nel 2008 è passato al Fortaleza e lo scorso anno allAtletico Paranaense, la squadra dalla quale la Roma lo vorrebbe prendere in prestito con diritto di riscatto. Ancora cè una certa distanza rispetto alla richiesta del club brasiliano, come confermato dal dg dellAtletico che a Forzaroma.info ha detto: «Abbiamo ricevuto unofferta da Roma a dicembre. Ma era troppo bassa e non abbiamo nemmeno risposto. La Roma proponeva 150 mila euro per il prestito fino a giugno e 1 milione per il riscatto. Troppo poco, perché crediamo molto in questo ragazzo».
Il gap è comunquecolmabile, anche perché a Trigoria il giocatore, che è extracomunitario, interessa. Ma non si va di fretta, si aspetterà il momento giusto per andare a prenderlo. «Se capiteranno opportunità di qualità valuteremo. Comunque, abbiamo anche Tonetto che sta cercando di recuperare» ha detto mercoledì pomeriggio a Sky Giampaolo Montali nel dopopartita di Cagliari-Roma dopo che, in sua presenza, si era a lungo parlato dellarrivo di Azevedo. Qualcosa di simile laveva detta anche Ranieri in conferenza stampa spiegando: «Io confido molto nel suo recupero (quello di Tonetto, ndr), tra una settimana dovremmo avere risposte concrete sulle sue condizioni fisiche».
E Azevedo allora? A dire il vero lauspicato recupero di Max non esclude affatto larrivo del brasiliano. Perché? Semplice, perché Azevedo è sì unalternativa sulla fascia di sinistra, ma come esterno alto. Magari in sostituzione dei partenti Cerci e Guberti. Insomma, uno capace di mettere in mezzo palloni buoni per la testa di Luca Toni. Per fare questo le qualità le ha tutte, basta vedere la sua giocata preferita. Sempre la stessa finta, eppure quasi sempre efficace. Marcio ama ricevere la palla praticamente sulla linea laterale, aspetta che arrivi il diretto avversario, finta di andare per vie interne per poi saltarlo con un tocco secco di esterno sinistro assecondato da uno scatto fulmineo per poter andare al cross. Tanto elementare quanto letale. I tifosi romanisti vogliono saperne di più, su Facebook cè un gruppo a lui dedicato che vanta già più di 50 iscritti. Su Youtube cè anche un video che porta il suo nome come presunto autore delle riprese di una band musicale. A suonare il tamburo cè pure uno che gli somiglia. E lui? Probabilmente no. Poco male, quello che conta è che sia buono con i piedi e che sappia arare la fascia. Anche se dalla metà campo in su.